Capolavoro Segnate. Venticinque anni dopo la società della Bassa torna in Seconda Categoria al culmine di un campionato letteralmente dominato.
“Carta canta” recita un famoso detto, e dunque diamo uno sguardo ai numeri che hanno certificato questa impresa: 71 punti conquistati, frutto di 23 vittorie, due pareggi ed una sola sconfitta, 72 gol fatti e 14 subiti. Un vero e proprio dominio quello del team del patron Daniele Musto, che in estate ha deciso di affidarsi all’emergente Marcello Pozzi, ex centrocampista di lusso di Eccellenza e Promozione, per quanto riguarda la guida tecnica. La squadra, plasmata perfettamente in poco tempo, ha sin da subito dato le risposte desiderate macinando vittorie su vittorie e prendendo il largo sin dalle fasi iniziali del torneo.
Onore allo sparring partner Borgo Virgilio, sconfitto alla terz’ultima nello scontro diretto con un sonoro 5-0, ma pensare di aver la meglio sui granata di quest’anno era praticamente impossibile. L’ultimo verdetto, quello dell’unico turno play-off in virtù della tanto nota quanto contestata regola dei punti, ha comunque premiato i biancazzurri che, complice l’1-1 finale contro lo Juniors Cerlongo, dopo un solo anno di purgatorio raggiungeranno la regina nella categoria superiore, dove avranno possibilità di rivincita.
Si parla mantovano anche sul confine: La Piccola Atene, affiliatasi alla Figc solamente la scorsa estate, ha già centrato la promozione nel campionato cremonese superando nello spareggio un’altra virgiliana, la Rapid Olimpia di Marco Giazzi, mentre sul modenese degna di essere menzionata è l’impresa del Sermide. Le tre squadre, come da tradizione, avrebbero dovuto darsi battaglia (sportiva, si intende) nella Supercoppa di Terza organizzata alla fine dei rispettivi campionati, ma l’increscioso episodio verificatosi nel secondo match (pugni all’arbitro e ad un assistente ufficiale) ha portato alla sospensione dell’evento e alla squalifica per oltre tre anni all’autore del vergognoso gesto.
Un bell’otto in pagella lo meritano anche Mantovana e Robur Marmirolo, classificatesi rispettivamente al quarto e quinto posto, mentre un Moglia partito con ambiziosi programmi ha incontrato molteplici difficoltà, dovendosi accontentare di un’anonima posizione di centro classifica. Patron Panazza, dopo anni di sacrifici, ha ceduto il timone e spetterà ora al nuovo presidente imbastire una rosa all’altezza del vertice. Annata tribolata anche per l’Ostiglia, che dopo la retrocessione dell’anno scorso non ha saputo andare oltre un terz’ultimo posto. Per queste società e per Sustinentese e Castellucchio, ultima e penultima in graduatoria, arriveranno tempi migliori.
g.l.