Il presidente Filippo Piccoli ha incontrato la stampa facendo il punto sul Mantova dopo 13 giornate di campionato ed in prospettiva futura.
SODDISFATTO DI QUESTO INIZIO DI STAGIONE
“Credo che tutti dobbiamo essere soddisfatti di questa partenza, al di là di qualche occasione persa per colpa nostra o indipendente da noi. Forse potremmo avere un paio di punti in più comunque se quest’estate mi avessero detto che dopo 13 partite saremmo stati qui avrei firmato e sottoscritto. La B è un impegno notevole anche al di fuori dal campo, è chiaro che quando si perde riprendo il sorriso giovedì mattina. Però credo che tutti, intendo tifosi, piazza, stampa e enti, dobbiamo volere bene a questo Mantova e stargli vicino. Siamo ancora agli inizi di un percorso molto lungo, si può e si deve migliorare ma per ora va bene così”.
VINCERE CON LA CREMONESE MI HA COMMOSSO
“Non vivo a Mantova però con la testa, anche quando non ci sono fisicamente, sono sempre qui. Sapevo l’importanza che aveva questo derby per la tifoseria e noi venivamo da un periodo difficile: ho vissuto con tensione ed emozione la vigilia, la vittoria è stata una liberazione, oltre che ampiamente meritata, e mi sono uscite delle lacrime. Semmai é stato quello che è successo prima e dopo che ci ha fatto perdere tutti. Mi riferisco ovviamente al deprecabile gesto nei confronti del ragazzo disabile ed ai danni causati dai tifosi della Cremonese nei bagni della Curva Cisa. C’è amarezza perché facciamo di tutto per riportare i bambini allo stadio e poi dobbiamo fare i conti con queste cose. Mi fa piacere che gli Ultras si siano subito dissociati: del resto li conosco e so che quell’episodio non incarna i loro valori. Si è trattato di una mela marcia, un fatto isolato da parte di uno probabilmente ubriaco”.
PERCORSO LUNGO E CON PUNTI FERMI
“Tante squadre hanno cambiato allenatore, da noi Possanzini non è mai stato in discussione e credo che non lo sarà mai da qui alla fine. È un anello importante di una triade che comprende lui, il sottoscritto ed il direttore sportivo Botturi. Sappiamo di avere intrapreso una strada che può comportare dei rischi, con il 70% della rosa debuttanti in B dei quali il 60% giovani. Ci siamo ritrovati nella categoria superiore con almeno un anno se non due di un progetto lungo. Questo ci ha costretto in estate ad anticipare i tempi e adeguare le strutture alla nuova realtà, con un budget che non è faraonico. Il nostro progetto, lo sapete, è puntare ad avere il più possibile giocatori di proprietà, avere un centro sportivo all’avanguardia nell’ottica di una sostenibilità che vive il presente ma guarda al futuro. Rinnovi di Botturi e Possanzini? Non è il momento, li vedo molto sereni e concentrati sul loro lavoro. Poi sappiamo sempre che I matrimoni si fanno in due ma ora non sono preoccupato pur tenendo sempre gli occhi bene aperti”.
MANTENERE LA B AD OGNI COSTO
“Non voglio minimamente pensare al fatto che l’anno prossimo faremo un passo indietro. Abbiamo anticipato i tempi del nostro progetto tuttavia deve essere chiaro che faró tutto quanto è possibile per restare in B, che è per me un nuovo punto di partenza. Non sono abituato a promettere quello che non posso mantenere, sarei un irresponsabile se avessi dichiarato che il nostro obiettivo è diverso dalla salvezza a maggio. Questo deve essere un anno di assestamento e tutti devono capire quanto sia importante mantenere la categoria. Mercato? Sapete che non mi sono mai tirato indietro, nemmeno il primo anno che ero qui quando a gennaio rivoltammo la squadra eppure retrocedemmo. Vedremo quando è il momento come ci troveremo. Vi posso anche dire che i nostri ragazzi sono seguiti da parecchi osservatori di A e B ma il mio progetto è di far crescere il Mantova, non certo di migliorare i giocatori per monetizzare. Poi alla lunga non si può pensare di andare avanti per anni sempre con il gruppo storico. Però siamo abituati ad affrontare le situazioni di volta in volta”.
ARBITRAGGI? DOBBIAMO CRESCERE ANCHE FUORI DAL CAMPO
“Sono sincero, mi aspettavo che da neopromossa non potessimo contare su particolari attenzioni. Non dico sia giusto, però agli occhi esterni noi siamo una società che esce da 14 anni disastrosi o quasi e dobbiamo aumentare il nostro peso politico e affermare la nostra credibilità. Per questo io cerco di tenere rapporti stretti anche con la Lega di B e mi fa piacere che il presidente Balata, oltre a spendere parole importanti sul nostro progetto, domenica abbia visto quanto siano stati spezzettati i primi 20 minuti per i falli degli avversari. Possanzini ha ragione a lamentarsi, sappiamo che a volte può essere anche controproducente. Ma noi andiamo avanti per la nostra strada, sapendo che se in campo siamo noi stessi non dobbiamo temere nessuno”.
SPONSOR E PRESENZE
“Ricordo che la prima volta che venni a Mantova mi fu detto che se si presenta un progetto serio e concreto, la gente ti segue. Ed in effetti devo dire che in tanti mi hanno dato fiducia e mi auguro crescano ancora. Le presenze? Sono soddisfatto, è chiaro che mi piacerebbe vedere i distinti sempre pieni e magari raggiungere i numeri dell’ultima Serie B. Credo però che poter contare su 8/9000 persone al Martelli sia una cifra più che positiva. Anche perché il Martelli è stato adeguato ed è un gioiellino, purtroppo il vero problema è la viabilità. Sapete che ho amici veronesi che impiegano un’ora e mezza per raggiungere lo stadio dal casello di Mantova Nord? Il nostro però è un processo lento e siamo preparati a questo. L’importante, ribadisco, è che tutti vogliamo bene a questo Mantova“.