Il dato certo, forse il più confortante dopo la deludente debacle di fine 2024 contro la Reggiana, è che il Mantova c’è ancora.
Qualche dubbio aveva cominciato ad aleggiare in merito a seguito della sconcertante prestazione nel derby con i granata ma il primo impegno del nuovo anno a Cosenza ha mostrato il volto noto del Mantova. Ovvero quello che prova sempre a fare la partita, non molla mai e vuole dare il massimo per giocarsi fino in fondo le chances di guadagnarsi l’importantissima salvezza in Serie B.
Poi, certo, nel Mantova rimangono, oltre ai pregi, alcuni difetti atavici che stanno caratterizzando il suo cammino tra alti e bassi in questa stagione. Tra i quali uno che fatica ad essere risolto è quello relativo alle partenze in salita che complicano non poco le restanti parti di gara. A Cosenza sotto un autentico nubifragio, un freddo da Lupi (mai nomignolo fu più azzeccato per il clima di domenica in terra di Calabria) ed un terreno ai limiti della praticabilità, la squadra biancorossa ancora una volta é andata sotto nei primi minuti, subendo addirittura il raddoppio già a metà del primo tempo. Considerato l’ambiente e la difficoltà comunque di una sfida cruciale per la salvezza, si poteva temere un crollo. Ed invece il Mantova ha avuto il grosso pregio di restare in partita, accorciando le distanze con Maggioni già nel primo tempo ed arraffando il meritato pari con Mancuso nella ripresa.
A questo punto, con i locali psicologicamente scossi anche per la vibrata contestazione dei tifosi contro la società, si è sognato il clamoroso colpaccio. È vero che la formazione di Possanzini ci ha provato ma va anche riconosciuto che pure il Cosenza ha scheggiato la traversa in pieno recupero quindi il 2-2 può andare in archivio come un risultato positivo.
Questi i dati di fatto. Analizzando a mente serena tutto il resto, si può dire che ancora una volta la casella delle vittorie esterne recita un malinconico “zero”. E che il successo fuori casa al Mantova manca da ben 10 mesi, ovvero dallo squillante 4-0 rifilato a Crema alla Pergolettese. L’impressione è sempre quella che i biancorossi alla resa dei conti possano sempre fare qualcosa di più e spesso si torna a casa con un pizzico di rammarico. È anche vero che i virgiliani non perdono in trasferta da oltre due mesi (sconfitta 1-0 su rigore a Reggio Emilia col Sassuolo), portando via pareggi da Catanzaro, Bolzano, La Spezia e appunto Cosenza. Insomma qualche piccolo segnale di crescita va sottolineato, pur se in questo enorme equilibrio della classifica un successo pieno da 3 punti porterebbe un grande beneficio. Insomma dopo 21 gare resta difficile sperare in una netta inversione di tendenza, nel senso che pregi e difetti sembrano essere sotto gli occhi di tutti. Ci si augura che qualche giovane in questo 2025 possa definitivamente decollare, per sé e per il Mantova, e che qualche acquisto porti un necessario contributo. Sia in termini di qualità ed anche di personalità.