Nella mattinata odierna il direttore tecnico del Mantova Christian Botturi ha incontrato la stampa per fare il punto della situazione.
LA SALVEZZA PASSA ATTRAVERSO QUALCOSA IN PIÙ
“Restano 9 gare per completare quello che era il nostro obiettivo di partenza, ovvero la salvezza. Che passa attraverso le gare casalinghe ed alcuni scontri diretti ma anche grazie a qualche colpo fuori casa eclatante che altri hanno fatto e noi ci siamo andati solo vicino, come Spezia o Palermo. Sarei un bugiardo se dicessi che avrei pensato di essere in questa posizione a 9 gare dal termine. Speravo e confidavo di essere piazzato meglio, soprattutto alla luce di quanto espresso nel girone di andata. Però nel gruppo, nella società e nello staff c’è intatta la fiducia e la consapevolezza di continuare ad andare avanti credendo in quella che siamo capaci di fare”.
MERCATO DI GENNAIO
“Siamo arrivati alla gara interna con la Sampdoria con 6 punti di vantaggio sui play-out. Al di là del budget, la valutazione era stata fatta per i segnali che ci aveva dato ls squadra fino ad allora. Di conseguenza abbiamo ritenuto giusto integrare con due giocatori come Giordano e Paoletti evitando di portare altri elementi di valore più o meno simile a quelli che già avevamo. Posto che naturalmente dei top player della categoria, dall’ingaggio faraonico, non rientravano nel budget economico e neppure nella nostra filosofia. Di sicuro non ho risparmiato un terzo dei soldi del presidente per fare la figura del fenomeno”.
DA FEBBRAIO QUALCOSA È CAMBIATO
“Non c’erano situazioni che lasciavano intendere che qualcosa cambiasse in modo così radicalmente negativo. Eppure è successo. Perché? Qualche episodio negativo ai quali non voglio attaccarmi, molto probabilmente qualche passaggio a vuoto caratteriale e mentale che ci hanno portato a questa classifica. Da allora siamo ultimi in tutte le classifiche e non c’e nulla da nascondere. Di sicuro stiamo valutando a 360 gradi la situazione con il presidente ed il mister. Perché voglio sgombrare il campo dicendo che il nostro allenatore sarà Possanzini fino al termine della stagione, l’unico che a mio avviso può salvare il Mantova. Ci sono 9 finali da affrontare allineati e compatti come squadra, città e tifosi. Colgo l’occasione per ringraziare la Curva Te che dimostra sempre di capire i nostri sforzi. Ed i giocatori devono sapere per primi che in ballo non c’è solo la salvezza e la loro carriera ma gli investimenti del presidente che ha ridato credibilità ad un progetto calcistico che mancava da troppo tempo. Coinvolgendo la provincia ed il tessuto sociale”.
I RAGAZZI FACCIANO UN SALTO DI QUALITÀ CARATTERIALE
“Può essere che abbiamo ecceduto in qualche scommessa. Però le richieste che avevano i nostri giocatori e l’entusiasmo di un gruppo solido ci hanno portato, con un occhio al budget, a confermare l’ossatura della scorsa stagione mettendo qualche tassello. Ed il girone di andata ci aveva lasciato intuire che le scelte fossero giuste. Noi ci crediamo ancora, da me, al presidente ed al mister che per questi ragazzi ci butteremo nel fuoco. Ora anche loro devono tirare fuori qualcosa dal punto di vista mentale che ci spinga a portare l’episodio dalla nostra parte. Non voglio scaricare la responsabilità sui giocatori però siccome in tanti frangenti ci hanno dimostrato di essere all’altezza, nel momento più difficile devono far vedere di essere giocatori di B. Questa salvezza vale anche più della promozione dello scorso anno. La gente deve sapere che questa società non vivacchia ed ha sempre parlato con i fatti. Crediamo ciecamente di poter restare in B ma adesso bisogna dare davvero anche più di quello che si ha. I processi ed i giudizi universali aspettiamo a farli a fine stagione. Dove io, in un modo o nell’altro, ci metterò sempre la mia faccia”.