Alla faccia di chi diceva, e noi per primi lo ammettiamo, che salvarsi in Serie B sarebbe stato più facile che vincere la C.
A tre turni dal termine stiamo assistendo ad un campionato incredibilmente equilibrato, magari verso il medio-basso, dove nessuno vuole saperne di retrocedere. Consideriamo che il Cosenza, ultimo, senza i 4 punti di penalizzazione, ne abbia 34. Ebbene in 10 punti, ovvero fino ai 44 del Modena e del Cesena, ci sono ben 13 squadre. Le altre 7? Il Sassuolo “illegale” per la categoria, un Pisa che non ha sbagliato quasi nulla, Spezia e Cremonese comunque costruite per il vertice. Concludendo con la miracolosa Juve Stabia, un Palermo troppo ondivago ed un Catanzaro sempre comunque nel mare della tranquillità.
Discorsi che vanno fatti perché il rotondo e convincente successo del Mantova contro il Cesena rischia di essere ridimensionato dagli inaspettati colpi esterni della Reggiana a Modena, del Sudtirol a Palermo e magari anche del Brescia a Cittadella. Squadre che sembravano in calo o destinate ad un finale di stagione di piena sofferenza. E invece sono in ballo ancora tutte, o quasi, ad eccezione probabilmente del Cosenza. Per tre turni ricchi di scontri diretti che ogni giornata possono stravolgere il piatto.
Concentriamoci sul Mantova che vincendo con i romagnoli si è portato a 40 punti. Discreto bottino, in considerazione anche delle due ultime gare di campionato al Martelli. Che però non devono illudere perché già domenica a Salerno andrà in scena una sfida per cuori forti. Con i locali obbligati a vincere per continuare a rincorrere le speranze di salvezza ed un Mantova rinfrancato ma chiamato anche a compiere gli ultimi, decisivi sforzi. Sulla gara col Cesena poco da aggiungere. Se non che, forse complici anche i bianconeri in fase non eccezionale, si é rivista una versione aggiornata e corretta del Mantova 2023/24. Capace di creare gioco, più attento in fase difensiva e spesso letale nelle ripartenze. Ovvero una squadra virgiliana che se fosse stata più continua in quest’ottica (mettiamoci qualche gol in più di Fiori e Bragantini) forse avrebbe sofferto meno. Pazienza, inutile guardare indietro. Pensiamo che ci sono ancora 9 punti sul piatto per completare un’opera che ad un certo punto sembrava impossibile. Poi da metà maggio si faranno altri discorsi e analisi.