Ecco alcuni stralci della conferenza stampa del presidente Filippo Piccoli tra fine campionato ed obiettivi futuri.
MISSIONE COMPIUTA
“Eravamo stati buoni profeti nel pensare ad una salvezza anche all’ultimo minuto dell’ultima giornata. È stato un percorso molto difficile e complicato, anche per il valore delle avversarie. Abbiamo vissuto 3 fasi: la prima, fino a gennaio, dove forse eravamo anche arrivati al di là delle aspettative. La seconda, la più sofferta, tra febbraio e marzo quando in tanti ci davano per spacciati. Nella terza invece a fine campionato abbiamo ripreso la nostra marcia e ci siamo presi una salvezza che ritengo meritata“.
PROSSIMO ANNO UN GRADINO IN PIÙ
“Dopo un po’ di riposo siamo ripartiti con quella che considero la Fase 2. Attenzione, sapete che non amo prendere in giro nessuno. Da consigliere di Lega ho capito che le 20 squadre di B si dividono in due tronconi: una decina che hanno mezzi economici superiori per la presenza di magnati o fondi, le altre che devono cercare di fare il meglio con la forza delle idee. Il nostro budget sarà migliorativo per una serie di fattori ma non vogliamo promettere playoff o obiettivi particolari. Si parte come sempre dalla salvezza e la mia mission sarà quella di consolidare e fare in modo di stabilizzare il Mantova nella categoria. Crescendo tecnicamente ed anche sotto altri profili. So che qui in passato i tifosi ne hanno viste di tutti i colori, finché ci sarò io si farà sempre il passo secondo la gamba. Sognare è bello e giusto ma piedi per terra”.
IL MANTOVA HA RIACQUISTATO CREDIBILITÀ AGLI OCCHI DI TUTTI
“Da consigliere di Lega vi posso dire che la gente vede e realizza che il Mantova ha un progetto solido. La società ha ripreso credibilità ed ha fatto un salto di immagine che ci viene sottolineato di frequente. Un esempio? Siamo stati i primi ad iscriverci al campionato del 2025/26 e per me è un grande orgoglio. Sto facendo di tutto per portare a Mantova la sede della scoperta dei calendari del prossimo anno. Non sarà facile ma spero di farcela perché sarebbe bello anche per la città”.
BOTTURI E POSSANZINI HANNO RIFIUTATO LA A
“Sono sincero, ad un certo punto sia il direttore che il mister pensavo che non li avessimo avuti ancora con noi. Avevano richieste dalla Serie A, entrambi sono ambiziosi e per loro prevedo un futuro importante. Però hanno deciso di continuare con il Mantova perché sono persone serie ma soprattutto perché hanno visto che c’è una strada tracciata da continuare a battere per crescere tutti insieme. Il mercato? Hanno già avuto una prima riunione operativa e conoscendo Botturi credo voglia fare le cose per bene ma anche in fretta. Ovvero possibilmente andare in ritiro con buona parte della squadra già fatta. Cessioni? Vedremo come si evolverà il mercato, però posso già dire che non abbiamo necessità nè voglia di vendere i pezzi migliori”.
ABBONAMENTI? SOGNO UN MARTELLI PIENO SENZA BIGLIETTI OMAGGIO
“Ci stiamo muovendo per la campagna 2025/26, è presto per fare cifre ma di sicuro il mio obiettivo è portare sempre più gente allo stadio. Abbiamo riportato i bambini ed il mio sogno è vedere uno stadio pieno senza dover ricorrere a promozioni o biglietti omaggio. Vuol dire che avremo fatto ulteriori passi avanti nel nostro progetto. Che prevederà ancora l’utilizzo dei giovani anche se il regolamento il prossimo anno cambierà e per prendere il massimo serviranno rose con 7 o 8 ragazzi del 2004. Stadio Pata? Intanto ringrazio un industriale del territorio come Remo Gobbi che si è legato a noi con progettazione pluriennale. Mi auguro che sia da esempio per altri imprenditori. Per l’intitolazione siamo d’accordo con il Comune nel rispetto delle norme. Nuovo sponsor tecnico (Adidas, ndr)? Fino al 30 giugno abbiamo un accordo con Givova, dal giorno dopo vedremo che succederà”.
CENTRO SPORTIVO? ATTENDO SI CHIARISCA IL CONTENZIOSO
“La nostra progettualità non si è mai fermata. Lo scorso anno sottoposi al sindaco un programma di intervento in 3 fasi la prima delle quali mi è costata 800.000 euro ed ha rinnovato le strutture e la palestra. Purtroppo in quella sede è in atto da tempo un contenzioso non con il vicinato ma con una persona in particolare che non vuole schiamazzi e pubblico in certe ore del giorno. Nonostante abbia rinunciato a due campi e pure riqualificato l’area con interventi, questo signore ha continuato ad ostacolarci in tanti modi fissando limiti oltre i quali non ha senso andare. A quel punto mi sono fermato perché da imprenditore non posso buttare i soldi in un progetto che rischia di non essere completato. Due settimane fa questa persona mi ha contattato: se vuole risolviamo il problema incontrandoci a Mantova o anche a casa mia. Altrimenti sarò costretto a fermarmi”.