Il risultato più roboante della prima giornata, una prestazione scintillante della squadra e tante individualità sugli scudi: Fabio Esposito non potrebbe essere più soddisfatto del debutto in campionato del suo Castiglione. Ma con saggezza cerca di ridimensionare i facili entusiasmi e concentrarsi sulla prossima, insidiosa sfida contro il Darfo Boario.
Mister Esposito, chi ben comincia… “Aldilà del risultato, sono contento che la squadra ha ritrovato brillantezza, fiducia e morale, anche perché nelle ultime settimane i risultati negativi del precampionato ci stavano demoralizzando un po’”.
Qualche amichevole persa di troppo aveva fatto storcere il naso a tanti, lei comunque era fiducioso per la prima di campionato? “Con la squadra ce lo siamo detto più di una volta, specialmente nell’amichevole contro la Poggese 1915 dove avevo visto dei passi avanti, ma dopo i primi buonissimi 20-25 minuti c’eravamo spenti e abbiamo smesso di correre. Però nella gara di Coppa Italia, pur perdendo, nella ripresa abbiamo giocato quarantacinque minuti nella metà campo avversaria ma senza segnare e quindi eravamo consapevoli che stavamo crescendo anche e soprattutto dal punto di vista fisico. E infatti domenica prima di scendere in campo c’era grande fiducia in tutti noi”.
Il collettivo ha funzionato alla grande ma vogliamo soffermarci sulle prove individuali, uno su tutti Emanuele Bardelloni? “Barde ha fatto tre bellissimi gol e numerose azioni che non capita di vedere tutte le domeniche, d’altronde ha una classe che pochi possono vantare. Come ruolo, non è una prima punta classica ma preferisce tornare indietro e legare il gioco con i compagni e questo partire da lontano naturalmente lo rende ancora più imprevedibile. In queste settimane, abbiamo lavorato tanto con Forlani e Pasotti nel tentativo di trovargli il partner d’attacco ideale è in questo senso i test amichevoli sono stati utilissimi per aggiungere un tassello alla volta al nostro mosaico. Adesso dobbiamo archiviare il 6-0 contro il Cellatica prendendoci tutto l’entusiasmo e l’autostima che possono derivare da una vittoria così e prepararci al meglio per la prossima”.
Che cosa la preoccupa del match di domenica in casa contro il Darfo Boario? “E’ un avversario di tutto rispetto che come noi è reduce da una campagna acquisti importante e sta incontrando le stesse nostri difficoltà nell’assemblare 15-16 elementi nuovi. Conosco bene l’allenatore Raineri e alcuni giocatori come Valotti che ho allenato l’anno scorso e direi che si tratta di un avversario davvero affrontare nel migliore dei modi”.
Quando vedremo il Castiglione che lei ha in mente? “Da tempo lavoriamo insieme io e il professor Francesco Tambussi e i frutti della sua preparazione tendono sempre a emergere alla distanza. Attualmente siamo al 60% circa della condizione è ci vorrà più o meno un mese per vedere il Castiglione al 100% della condizione fisica. Quando saremo al top, vedremo in campo la squadra che piace a me, con quel ritmo ed intensità nell’andare alla conquista del pallone, fino al limite dell’area avversaria. Non faccio pronostici né previsioni, posso dire soltanto che giocheremo partita per partita come fosse l’ultima, quella decisiva. Il Girone C di Eccellenza è da anni molto competitivo e ogni sfida sarà difficile, a cominciare appunto da domenica contro il Darfo Boario”.
Stefano Aloe