Dopo le prime quattro giornate di campionato è il momento di iniziare a sentire il parere dei tifosi e questa settimana apriamo la rubrica a loro dedicata, con Nicola Malaguti uno dei fondatori dello storico Mantova Club Vecchia Guardia, club dal 1986 sulle tribune del “Danilo Martelli” senza alcuna pausa anche nei momenti difficili vissuti dai biancorossi.
Nicola, che impressione ti ha fatto il Mantova in queste prime quattro giornate di campionato?
“Il Mantova visto in amichevole mi aveva un po’ spaventato devo essere sincero, poi a Reggio Emilia ho visto un Mantova tranquillo e sicuro, nonostante la partita risolta negli ultimi minuti. Dopo le prime quattro uscite, i biancorossi confermano di avere una propria filosofia di gioco che non cambia in base alla categoria”.
A tuo parere che campionato ci si deve aspettare da parte del Mantova?
“Sono abbastanza fiducioso, secondo me il Mantova potrebbe posizionarsi a metà classifica, confermando così la permanenza in Serie B“.
Quali sono le sorprese a livello tecnico tra i biancorossi, vecchi e nuovi?
“Pur non essendo io un tecnico ma solo un tifoso con alle spalle tanti anni di partite, le sorprese vengono sicuramente dai nostri giovani che si sono inseriti alla perfezione nel modulo tattico senza minimamente risentire del salto di categoria. Se pensiamo che fino a due anni fa alcuni di loro erano in Serie D o nelle giovanili, tutto è impressionante. A me piaciono molto Fiori e Brignani che stanno dimostrando di meritare la Serie B. Oltre a questi, la sorpresa viene dalla conferma di Mensah che sono convinto farà ancora meglio che in Serie C; se avesse una migliore capacità di finalizzazione sarebbe vicino alla perfezione”.
Come è vissuta dallo storico club Vecchia Guardia questa nuova avventura in Serie B dopo 14 anni?
“Dopo 14 anni l’entusiasmo sportivo è lo stesso, anche se ci mancano alcuni amici importantissimi che ci hanno lasciato per seguire i biancorossi dal cielo. Ma non abbiamo perso la nostra voglia di sacrificarci in trasferta ed in casa nonostante gli anni anagrafici comincino a farsi sentire. Se ripenso all’ultimo anno di Serie B e lo confronto con oggi, rivedo lo stesso entusiasmo di ritrovarci tutti insieme nei Distinti, anche se ci manca la Curva Te che è stata la nostra casa sportiva per oltre 38 anni”.
Termina cosi questa chiacchierata con uno degli esponenti di spicco di uno dei Club simbolo del variegato mondo della tifoseria virgiliana, a conferma di come il vecchio cuore biancorosso batte e batterà sempre più forte.
G.N.