Doppietta al Pralboino in Coppa Lombardia e doppietta alla Voluntas Montichiari in campionato, che sommate alle reti segnate a Sirmione e Calcinato nelle prime due giornate del Girone G di Prima categoria fanno 6 gol complessivi. L’avvio di stagione di Luca Forgione è stato travolgente come quello dello Sporting Club capolista e qualificato ai sedicesimi di coppa.
STAGIONE 2024/25
“La partenza -afferma l’attaccante classe 2003- è stata ottima e avremmo potuto fare bottino pieno anche a Calcinato dove purtroppo abbiamo sciupato una situazione di doppio vantaggio. Domenica contro la Voluntas abbiamo disputato una buona gara e messo in campo ciò che avevamo provato in settimana. Direi che anche dal punto di vista fisico la squadra sta molto bene e non ha affatto risentito del match infrasettimanale, merito della preparazione estiva fatta da Mister De Martino e dal suo staff”. “L’organico -aggiunge- è cambiato molto, diversi giocatori se ne sono andati e altri sono arrivati a colmare le lacune che avevamo, quindi vedremo uno Sporting ancora più competitivo. L’anno scorso siamo giunti ai play-off e in semifinale di Coppa Lombardia e quest’anno vogliamo migliorare su entrambi i fronti”.
PARTNER D’ATTACCO
“Con i nuovi compagni -sottolinea Forgione- Vernizzi e Rovetta mi sono trovato benissimo fin da subito, anche quando inizialmente avevamo provato un 4-3-3 nel quale partivo da esterno sinistro. Poi il tecnico mi ha schierato da prima punta che poi è il ruolo dove ho sempre giocato fin da bambino e finora i numeri dicono che è stata una scelta azzeccata. Inoltre, tutti e tre siamo andati in gol insieme nelle prime due gare a dimostrazione che il nostro è un tridente molto ben assortito”. “Personalmente -continua Luca- sono soddisfatto del mio rendimento ance se avrei potuto fare meglio in alcune occasioni e comunque questi sei gol sono molto merito di tutta la squadra e del gioco che stiamo esprimendo”.
LA MANO DEL TECNICO
“Da due stagioni -spiega il capocannoniere dello Sporting e del Girone G- stiamo lavorando con Mister De Martino ed è lui l’artefice della mia crescita, se sono migliorato sotto tutti i punti di vista lo devo soprattutto a lui”.
IL PERCORSO
“Sono nato -ricorda- a Desenzano il 13 febbraio 2003 e risiedo a Guidizzolo. Ho dato i primi calci all’età di quattro anni ed è stato mio padre Virgilio a trasmettermi la passione per questo sport. Lui è il mio primo tifoso, mi segue su tutti i campi ogni domenica e i suoi consigli sono sempre preziosi specie nei momenti difficili. Ho fatto il settore giovanile a Guidizzolo, poi sono passato allo Sporting Club dove ho vinto un titolo a livello Giovanissimi, ho militato negli Allievi e poi ho fatto il salto in Prima squadra giocando pochissimo nella Juniores”.
FUORI DAL CAMPO
“Il mio idolo è Cristiano Ronaldo anche se ultimamente il calciatore che apprezzo di più è Phil Foden del Manchester City a cui fisicamente assomiglio un po’. Sono diventato milanista quando Ibrahimovic è arrivato al Milan nel 2010 e spero di poter andare a San Siro per il prossimo Milan-Juventus, insieme a papà che però è juventino. Nella vita sono lavoro nel settore commerciale per una ditta che produce macchine per il legno e nel tempo libero mi piace andare in palestra”.
Stefano Aloe