Assist, pali e traverse nelle prime tre giornate di campionato e poi finalmente alla quarta ha rotto il ghiaccio con una rete da tre punti, quella su rigore che ha permesso alla Castellana di espugnare l’insidioso campo del Cazzagobornato e conquistare la seconda vittoria di fila. Denis Omorogieva è stato il “man of the match” in chiave mantovana dell’ultima domenica del Girone C di Eccellenza.
STAGIONE 2024/25
“Abbiamo vinto -commenta felice la punta biancazzurra- e siamo molto soddisfatti perché in quest’inizio di campionato siamo ancora imbattuti ed è molto importante. Dal punta di vista personale, non sono contento di me stesso perché avrei potuto trovare il gol nelle gare precedenti, ma comunque non vivo con quest’ossessione in quanto ciò che conta è il risultato di squadra”. ‘L’organico -afferma Omorogieva- ha perso elementi di spessore quali Faye Pape, Pizza e Bignotti che sono stati rimpiazzati con gente di pari valore, per cui direi che la Castellana ha una rosa valida e all’altezza per fare un campionato di livello. Per noi è come una nuova pagina da scrivere, il nostro obiettivo è ragionare di partita in partita e migliorare il rendimento dello scorso anno, vedremo alla fine del girone d’andata dove saremo. Di certo, non sarà un torneo con una corazzata che farà corsa a sé come l’Ospitaletto della passata stagione, ma fino dicembre ci sarà estremo equilibrio”.
PARTNER D’ATTACCO
L’idea del tridente con Secli e Okou Okou lanciata proprio da quest’ultimo in una recente intervista, sembra intrigante anche per il centravanti nigeriano: “Sarebbe anche possibile -sottolinea Denis- ma dipende dall’equilibrio di squadra e dall’esigenza di partecipare alla fase difensiva. Credo che in certi momenti della gara, potrebbe essere una soluzione interessante ma naturalmente la scelta spetterà all’allenatore”.
LA MANO DEL MISTER
“Nello spogliatoio -sorride Omorogieva- sono tra i più anziani come età e uno che non risparmia scherzi né battute, mi sono inserito subito benissimo. Con Mister Arioli il rapporto è ottimo, lui è un tecnico onesto e diretto, molto esigente nei miei confronti e dalla sua carriera ed esperienza non posso che trarre preziosi consigli. Inoltre, abbiamo fatto una scommessa sul numero di gol che farò in questo campionato ma preferisco rivelarla più avanti”.
IL PERCORSO
“Sono nato -racconta l’ex Bedizzolese e Castiglione- il 3 febbraio 1997 a Lagos in Nigeria. A quindici anni sono arrivato in Italia a Cerese e ho cominciato a giocare nel Borgo Virgilio, poi mi sono trasferito a Mantova e sono passato al San Lazzaro. Dagli Allievi alla Juniores fino alla Prima squadra dove ho militato cinque anni e con Mister Alessandro Cobelli siamo saliti dalla Prima categoria all’Eccellenza. Successivamente, per motivi di lavoro sono andato al Casalromano ma solo sei mesi e poi alla Serenissima in piena era Covid. Due stagioni fa ho giocato nella Bedizzolese dove ho conosciuto il direttore Gianluca Manini e infine nel 2023/24 ho disputato metà campionato al Castiglione prima di approdare alla Castellana”.
FUORI DAL CAMPO
“Nella vita -conclude l’attaccante biancazzurro- lavoro come assemblatore per un’azienda che opera nel settore della plastica. Tempo libero fra calcio e lavoro ne ho pochissimo e lo sfrutto per seguire dei corsi di nuoto e pilates. Sono sempre stato tifoso dell’Inter quando ancora vivevo in Nigeria e un campione cui m’ispiro è Samuel Eto’o per la sua grande disponibilità a giocare in tutte le zone del campo”.
Stefano Aloe