In rete all’esordio contro lo Sporting Brescia, doppiette all’Orsa Iseo e in casa del Gussago, gol alla Verolese e, infine, il “settimo sigillo” domenica scorsa con cui ha inaugurato la cinquina della sua Poggese 1915 sul campo del Rezzato Calcio. Patrick Martina, 27enne punta di diamante della neopromossa in Promozione, finora è sempre andato a bersaglio in questi primi cinque turni del Girone D e nella speciale classifica mantovana dei marcatori, guarda tutti dall’alto delle sue sette perle.
STAGIONE 2024/25
“Sette gol in cinque partite -sorride Martina– è un gran bell’inizio di campionato, alcuni tra l’altro molto belli come il secondo contro l’Orsa quando ho seminati quasi tutta la difesa avversaria. Fino al questo momento, possiamo essere soddisfatti perché, a eccezione della Verolese, direi che le squadre affrontate si sono dimostrate al nostro pari livello. Sicuramente ci sono aspetti sui quali dobbiamo migliorare, ad esempio evitando certi gol e mettendoci più cattiveria sotto porta perché spesso creiamo numerose occasioni ma ne concretizziamo poche. Forse il gruppo dell’anno scorso era più coeso ma ritengo che la Poggese sia sulla strada giusta e quando troveremo la giusta amalgama ci toglieremo tante soddisfazioni”.
PARTNER D’ATTACCO
La coppia Martina-Akimbinu è già a quota 12 centri sui 15 complessivi della formazione allenata da Matteo Melara, tanto da meritare l’appellativo di nuovi “gemelli del gol”. “Io e Tayo -spiega Patrick– ci troviamo molto bene insieme, anche fuori dal campo e credo che presto riusciremo a trovare il 100% dell’intesa. Spesso ci siamo scambiati sia assist che gol e di questo passo non potremo fare altro che migliorare”.
IL PERCORSO
“Sono nato a Reggio Emilia –racconta il bomber della Poggese– il 10 novembre 1996 e sono cresciuto nel settore giovanile del Carpi dove sono rimasto fino a quando la squadra è arrivata in Serie B. Giocavo in Primavera e sono stato convocato qualche volta in Prima squadra pur senza debuttare. A 18 anni ero un ragazzo istintivo e umorale, nel senso che al primo pallone toccato se mi riusciva la giocata allora vincevo le partite da solo o quasi, al contrario facevo fatica a esprimermi come volevo. L’anno successivo, sono andato al Castelfranco Emilia in Serie D, collezionando novanta presenze in tre stagioni e poi un anno alla Reggiana in Serie C. Dopo sarei dovuto andare in prestito alla Carrarese ma il trasferimento saltò e mi ritrovai alla Fidelis Andria fino a gennaio, quando feci ritorno al Castelfranco. Fu un periodo negativo a livello personale a causa degli infortuni ma soprattutto perché mentalmente non c’ero, ma anche a livello di squadra perché siamo retrocessi in Eccellenza e dopo altri due anni decisi di avvicinarmi a casa”. “Prima a Rolo -prosegue Martina– e poi al Fabbrico, la società del mio paese, dove ho vinto un campionato e una coppa, prima di trasferirmi nell’estate 2023 alla Poggese. Il mio idolo è sempre stato Cristiano Ronaldo e come attaccante mi piaceva Pato del Milan che aveva quel cambio di passo che mi contraddistingue”.
FUORI DAL CAMPO
“Nella vita -conclude- lavoro nel settore commerciale di un’azienda di trasporti e logistica e nel tempo libero mi piace giocare a tennis e padel, in particolare nel periodo estivo. Da quando nel 2009 CR7 è passato al Real Madrid, sono diventato tifoso delle merengues e ho persino smesso di seguire la Serie A in favore della Liga spagnola. Sono abbonato al Santiago Bernabeu e presto andrò a vedere la sfida di Champions League contro il Milan”.
Stefano Aloe