Seconda stagione sulla panchina del Mantova Women per Mister Stefano Gemelli, dopo quella 2023/24 divisa a metà come vice di Luca Bittante e poi come primo allenatore a inizio del girone di ritorno. “Avverto la responsabilità -afferma il tecnico biancorosso- che sicuramente non può che essere maggiore rispetto allo scorso anno, ma devo ammettere che mi sto divertendo molto. Mi piace l’ambiente, stiamo lavorando bene, la società è sempre vicina specialmente nelle persone del presidente Guernieri e del direttore sportivo Messina e quindi cercherò di ripagare al meglio la loro fiducia”.
STAGIONE 2024/25
“Abbiamo cambiato tanto -sottolinea Gemelli– non soltanto a livello di organico ma anche organizzativo e metodico. Una delle novità maggiori è l’aver aggiunto una seduta d’allenamento alla settimana e fare tre allenamenti anziché due ci permette di lavorare meglio su determinati aspetti. Con un giorno in più a disposizione, ad esempio possiamo dedicarci alla forza, all’analisi del match, a studiare il prossimo avversario. Lo staff inoltre è stato completato con l’inserimento di un fisioterapista che ci sta dando un contributo importante”. “La rosa -aggiunge- è certamente più competitiva, di concerto con il Ds l’abbiamo ampliata in qualità e quantità, andando a colmare le lacune evidenziate nell’ultimo campionato. Ci sono in tutto 22 giocatrici, alcune delle quali provengono da settori giovanili importanti e con ampi margini di miglioramento alla luce dell’età media fra le più basse dell’Eccellenza”. “Le nuove arrivate -spiega Gemelli– magari sono partite un po’ in sordina ma stanno crescendo, mentre la ‘vecchia guardia’ ha fatto un evidente salto di qualità. A Erbusco abbiamo offerto la nostra migliore prestazione, contromano avversario di valore che insieme a Pro Palazzolo, Doverese e Como, si giocheranno le posizioni di vertice con noi. Credo che possiamo giocarcela tranquillamente con tutte, il nostro obiettivo è migliorare il tiro posto di un anno fa sapendo che non sarà affatto facile”.
FRA PISCINA E RETTANGOLO VERDE
“Sono stato campione di nuoto -ricorda l’allenatore del Mantova Women– nel periodo che ho trascorso a Ispra sul Lago Maggiore, dai 16 ai 19 anni. A livello nazionale giovanile, sono stato campione nei 200 misti e nei 50 farfalla e vicecampione nei 100 farfalla. Successivamente, a causa di un sovraffaticamento da stress durato sei mesi, ho deciso di smettere e ho ripreso a giocare a calcio a livello di Seconda e Terza categoria. Se potessi trapiantare qualcosa dalla piscina al campo, prenderei lo spirito di sacrifico e la cultura del lavoro che a mio avviso nel calcio scarseggiano, anche fra i professionisti”. “L’idea di allenare -continua Gemelli– è scattata dopo un infortunio al ginocchio e ho frequentato diversi corsi fino a conseguire il patentino Uefa B. Come modelli m’ispiro a Guardiola per la proposta di gioco e Ancelotti per la gestione del gruppo”.
FUORI DAL CAMPO
“Sono nato -conclude- a Pegognaga dove risiedo tuttora e lavoro come amministrativo nell’azienda di mio zio che opera nel settore dell’elettromeccanica. La mia famiglia è rossonera e oltre al Milan sono tifoso anche del Manchester City, fin dai tempi di Roberto Mancini come manager. I miei idoli sono Paolo Maldini, George Weah e Andriy Shevchenko”.
Stefano Aloe