L’avvio di stagione non è stato dei migliori per la neopromossa Governolese: 9 punti racimolati in dieci giornate, terzultimo posto in compagnia dell’Union Team Marmirolo e l’esonero di Giuseppe Brentegani sostituito da Giuseppe Bizzoccoli. Ciò nonostante, i Pirati non hanno certo smarrito il loro proverbiale spirito battagliero e vogliono risollevarsi al più presto. “In estate -racconta il presidente Fabio Bronzatti– ci sono stati molti cambiamenti e avevamo messo in preventivo che sorgessero delle difficoltà, ma con pazienza siamo convinti di poterle risolvere e ripartire. Certo, la pazienza non è di questo mondo e in particolare di un paese come Governolo che ama visceralmente la propria squadra di calcio. Però ci tengo a ribadire che non siamo ultimi in classifica e siamo gli unici ad aver battuto la capolista Sporting Brescia, quindi abbiamo le qualità per uscire dal tunnel”.
STAGIONE 2024/25
“L’obiettivo -sottolinea il numero uno dei Pirati– di una squadra ricostruita ex novo non può che essere la permanenza in Promozione, possibilmente senza soffrire né sudare troppo, e quindi cercheremo di posizionarci quanto prima lontano dalla zona play-out. Tutto il resto, eventualmente, sarà tanto di guadagnato e naturalmente ci auguriamo di poterci togliere qualche soddisfazione”. “Mister Brentegani -aggiunge- è un vero signore e una grande persona, oltre ad essere un tecnico indubbiamente preparato. Purtroppo era fermo da un po’ di tempo ed essendo abituato a gestire giocatori esperti, il rapporto con un organico molto giovane come il nostro non poteva funzionare. Perciò abbiamo deciso di intervenire subito, richiamando Mister Bizzoccoli che è un grande motivatore e l’uomo giusto per dare la scossa a livello caratteriale a questi ragazzi per affrontare un campionato difficile come l’Eccellenza”.
VITA DA PIRATA
“Ho giocato -ricorda Bronzatti– nelle giovanili della Governolese come da tradizione che si tramanda dai tempi dei nostri padri e dei nostri nonni, poi mi sono dovuto fermare e mi sono dato al tennis. Sono entrato in società nel 1992 come consigliere e successivamente l’allora presidente Marzio Guernieri mi ha voluto al suo fianco come vicepresidente. E da lì il passo è stato breve. Nel panorama mantovano, siamo una sorta di piccolo Barcellona come club a gestione popolare in cui tutte le famiglie partecipano attivamente alla vita della squadra. Da oltre 100 anni facciamo calcio ininterrottamente e questa responsabilità nei confronti della gente mi rende orgoglioso del ruolo che sto ricoprendo”.
FUORI DAL CAMPO
“Nella vita -conclude- sono odontotecnico da 37 anni e tatuatore da 22. L’arte del tatuaggio mi piace moltissimo, è un mondo nel quale riesco a dare il meglio di me stesso. In famiglia siamo tutti tifosi del Milan e ho vissuto intensamente il ciclo dei tre fuoriclasse olandesi. A parte il calcio, da giovane ammiravo John McEnroe ma se penso al tennis con la T maiuscola, c’è un solo nome: Roger Federer”.
Stefano Aloe