La punta di diamante della campagna acquisti estiva dello Sporting Club ha avuto le polveri bagnate in quest’avvio di campionato, ma per Andrea Vernizzi non è affatto il caso di preoccuparsi: “Tre gol -sorride l’ex Rapid United– in dodici giornate sono pochissimi rispetto alla mia media abituale ma d’altronde ho cambiato aria dopo tanti anni e un periodo di ambientamento ci sta”.
STAGIONE 2024/25
“L’anno scorso -sottolinea l’attaccante classe 1997– quando ho affrontato lo Sporting da avversario sono rimasto impressionato dal gioco e dall’intensità e questo è stato uno degli elementi che mi ha convinto a venire qui. Mister De Martino non vuole che buttiamo via il pallone, pretende pressing a tutto campo e che attacchiamo l’area di rigore con molti uomini. Siamo una squadra forte e vogliamo vincere il campionato, senza nasconderci né usare tanti giri di parole. Ho trovato un gruppo di ragazzi molto simpatici e con cui ci divertiamo un sacco”. “Tra i miei compagni -aggiunge Vernizzi– mi ha colpito Cabroni: un centrocampista che corre per quattro e non perde mai un pallone. Con Rovetta mi trovo molto bene, di testa è molto forte e nel gioco di sponda ci intendiamo a meraviglia. Nelle ultime partite l’attacco si è inceppato ma contro il Gonzaga tutto è tornato a funzionare e i risultati si sono visti. Ritengo che siano i nostri avversari a doversi preoccupare di noi, anche se il Porto 2005 rimarrà in scia fino alla fine mentre il Sirmione lo abbiamo affrontato alla prima giornata e non mi sembrava così competitivo”.
LA CARRIERA
“Sono nato a Casalmaggiore (CR) -racconta Vernizzi– ho iniziato a giocare nelle giovanili del Don Bosco e successivamente ho trascorso sette anni nel vivaio del Mantova. Quindi sono passato al Rapid Junior e dopo due anni alla Juniores della Rivarolese poi diventata Rapid United. E dopo nove stagioni, eccomi qua allo Sporting Club dove vorrei segnare con la stessa frequenza del recente passato. Comunque sia, siamo primi in classifica e quindi per ora va benissimo così”.
FUORI DAL CAMPO
“Nella vita -conclude- lavoro come operaio in un’azienda di raccorderie metalliche per sistemi idraulici. Nel tempo libero, alterno le mie uscite fra la fidanzata e gli amici e soprattutto mi piace andare a cena fuori. Sono tifoso del Milan dalla nascita e, se il 7 è diventato il mio numero preferito, lo devo al mio idolo Andriy Shevchenko”.
Stefano Aloe