Sabato 30 novembre alle ore 10.30 presso la Biblioteca di Borgochiesanuova in Viale Europa 13 a Mantova, verrà presentato a tifosi, appassionati e lettori, il libro di Cesare Spotti intitolato “Mantova ‘Mister Pareggio 1966-67” che racconta, con dovizia di particolari e richiami agli avvenimenti dell’epoca, il mitico campionato di Serie A del Mantova, nel quale i biancorossi ottennero la bellezza di 22 pareggi, stabilendo un record tutt’ora imbattuto. Sarà l’occasione per ripercorrere le varie partite disputate, gli episodi più curiosi, visti dagli occhi di un super tifoso come Cesare.
Cogliamo quindi l’occasione per scambiare alcune impressioni con l’autore.
Buongiorno Cesare, parlaci di questo libro: come è nata l’idea e come si è sviluppata?
“L’idea di scrivere questo libro è nata dopo aver parlato con alcuni ragazzini che anni fa giocavano a calcio sul vecchio Laterale Te. Il Mantova annaspava in Serie D e nessuno di loro per la giovane età sapeva o voleva credere che il Mantova in passato avesse militato in Serie A, facendo registrare anche un record tuttora imbattuto, ovvero quello del numero di pareggi, ben 22 su 34 gare giocate in una Serie A a 18 squadre. Da lì, oltre al fatto di aver vissuto con lo spirito e l’entusiasmo sognante di un bambino di nove anni questa entusiasmante stagione, è nata l’idea di raccontarla e tramandarla ai posteri in un libro. Un lavoro di archivio digitale per ricostruire le vicende sportive ma non solo, relative a quel lontano periodo anche attraverso gli stupendi articoli di due grandi firme del giornalismo sportivo di allora come Rino Bulbarelli e Alberto Gazzoli a cui il libro è dedicato. Un giornalismo sportivo di grande spessore e ben diverso, anche per ovvi motivi, da quello di oggi dove la carta stampata non ha più l’esclusiva ma arriva sempre dopo le immagini trasmesse sia in diretta che in differita”.
Cosa ne pensi del Mantova di oggi? Esiste a tuo parere qualche analogia con quello di allora?
“Il Mantova di oggi sta rivivendo in parte questi momenti di gloria, anche se ancora nella seconda divisione nazionale dopo 14 anni bui di cadute, illusioni ben presto naufragate in gestioni societarie da incubo e risalite improvvise e quasi inaspettate; bei tempi come capita spesso nella storia calcistica di molti sodalizi nazionali ed esteri. Il calcio infatti è fatto di cicli che proprio in quanto tali si ripetono puntualmente e per l’appunto ciclicamente. Ci sono molte e svariate analogie col passato. Il Mantova nella stagione 1966-67 era una matricola appena risalita dalla categoria inferiore, che continuava un progetto solido e vincente iniziato l’anno precedente con la riconferma di sette/undicesimi della formazione vincente in Serie B seppur come terza classificata, dando ancora più fiducia al suo tecnico ed affidandosi ad un capitano sardo in campo quale Gustavo Giagnoni; ieri come allora, un uomo verticale che avrà sempre il Mantova nel cuore sentendolo un po’ come suo, non per presunzione ma per attaccamento quasi viscerale ai colori biancorossi. E’ quello che si sta verificando, fatte le debite proporzioni temporali, con il Mantova di oggi: capitano sardo ieri (Giagnoni) e capitano sardo oggi (Salvatore Burrai). Altra cosa che accomuna i due periodi, il fatto della rinascita del tifo organizzato: quasi 20 club ieri più o meno come oggi. Il Mantova è e resta una fede anche a distanza di quasi 60 anni”.
La curiosità di leggere questo libro è tanta e siamo certi che i tifosi biancorossi non si lasceranno scappare la possibilità di rivivere le gesta di quella squadra mitica, con l’augurio di ripeterle nei prossimi anni da vivere con il biancorosso nel cuore.
Appuntamento quindi per sabato 30 novembre con ingresso gratuito.
Seguirà un piccolo rinfresco rigorosamente in biancorosso e poi tutti al Martelli per Mantova-Modena.
G.N.