David Giubilato arrivò a Mantova a fine 2001, con la società in piena evoluzione che stava passando dalla presidenza di Mario Cioli a quella di Alberto Castagnaro. Un vero rinnovamento, insieme a gente come Caridi, Volpe sotto la guida di Roberto Boninsegna subentrato a Mister Falsettini.
Giubilato, centrale difensivo dalla stazza imponente, disputò due campionati di C2 con 45 presenze e 5 reti. Finì l’esperienza in biancorosso con l’eliminazione ai play-off da parte del Sudtirol prima di spiccare il volo verso categorie superiori in club come Venezia, Bologna, Vicenza, Napoli e anche Frosinone. Dove rimase dal 2008 al 2010 in B totalizzando 33 presenze.
A MANTOVA RICORDI FANTASTICI
“Lì sono stato davvero bene, in una città molto bella che ho imparato ad apprezzare vivendo in centro. Ho solo ricordi fantastici, ad eccezione di quella semifinale play-off che ancora mi brucia dentro. Però Mantova è una piazza dove ti senti calciatore vero al di là della categoria e dove i tifosi sono stretti attorno alla squadra locale. Non parteggiano per Milan, Inter o Juventus, il Mantova viene mille volte prima”.
FROSINONE SOCIETÀ PERFETTA
“Essendo di Roma, non ho vissuto a Frosinone ma ci ho solo giocato. Un club molto organizzato, con una famiglia che regge le sorti da anni con competenza e passione, tanto che si sono costruiti lo stadio di proprietà. Di quella esperienza in B mi porto addosso la professionalità di una società che lavora bene dove ogni calciatore è al centro del progetto”.
PARTITA MOLTO DELICATA
“Non fatemi dire per chi faccio il tifo, la realtà è che seguo con attenzione ogni squadra. Del Mantova mi piace il modo in cui il mio amico Possanzini la fa giocare, con un atteggiamento positivo e costruttivo volto a produrre una manovra offensiva. Il Frosinone mi ha certamente stupito in negativo con una partenza molto complicata della quale non ne saprei individuarne i motivi. Ora però mi sembra essersi ripresa, del resto lo scorso anno erano in Serie A ed hanno progetti ambiziosi”
DECISIVO L’ASPETTO MENTALE
“Entrambe le squadre arrivano a questo appuntamento sapendo che non possono sbagliare. Il Frosinone, soprattutto, essendo in zona retrocessione, anche il Mantova però non può concedersi passi falsi per evitare di farsi risucchiare in posizioni di classifica a rischio. Potranno essere determinanti gli episodi ma anche il modo in cui le formazioni affronteranno l’impegno. Con coraggio e la giusta dose di attenzione perché la B è un campionato in cui bastano due/tre partite per capovolgere in positivo o negativo le sorti della graduatoria. Personalmente mi sento solo di augurare al Mantova una stabilità societaria come finalmente vedo dopo anni un po’ complicati. Su queste basi si può puntare ad una programmazione importante”.