In quell’ultima sfida tra Mantova e Sampdoria del lontano 1971 in Serie A, in maglia biancorossa giocava Roberto Badiani.
Giovane attaccante toscano, proveniente dal Livorno nel mercato invernale, Badiani aveva debuttato la domenica precedente a San Siro nell’epico 1-0 a favore del Mantova (nella foto) che sembrava poter dare una scossa verso la salvezza. A fine stagione invece i biancorossi scivolarono in B e Badiani, forte di 21 presenze e 2 reti, finì proprio alla Sampdoria insieme all’altro centravanti Petrini: due campionati di A a buon livello prima di intraprendere una carriera ancora più importante con la Lazio, soprattutto, ma anche Napoli e Pistoiese.
“Ho solo ricordi bellissimi di Mantova -dice Badiani– prima di tutto perché ero giovane e poi da lì ho iniziato a giocare nel calcio che conta. Purtroppo retrocedemmo di un solo punto per una serie di rigori sbagliati e qualche ingenuità ma eravamo un bel gruppo di ragazzi di prospettiva e di giocatori esperti che ci aiutavano. Ricordo bene il presidente Zenesini, persona d’altri tempi, ed il massaggiatore Brindani che si prese carico di me quasi come un figlio visto che arrivai con un problema al ginocchio”. Anche fuori dal campo Badiani strinse rapporti cordiali con tutti: “Ero un bel ragazzo -sorride- ed ero un po’ ricercato dalle donne. Però ero un professionista serio: vivevo in albergo, poi al campo e naturalmente come tutti nel tempo libero un po’ di svago. Ma la gente si era affezionata a me ed alla squadra, sono quelle piazze dove il calcio è ancora importante ed é l’orgoglio della città”. Badiani si è un po’ allontanato dal calcio anche se ammette di seguire sempre le società per cui ha giocato: “Dai miei tempi il Mantova non è più tornato in A e questo significa che evidentemente non c’è più stata una società forte e lungimirante. Per la passione che ricordo Mantova potrebbe fare come l’Empoli, che con idee chiare e programmazione fa l’ascensore tra A e B. Adesso mi pare che ci sia una dirigenza attenta e auguro a tutti di tornare come ai miei tempi”.
Due anni alla Sampdoria (57 presenze e 5 reti) non si dimenticano, però Badiani fa sfoggio di equilibrio: “Ogni tanto mi chiamavano i tifosi e pure quando c’era presidente Mantovani avevo mantenuto rapporti. Adesso vedo che hanno qualche problema societario e gli auguro di risolverlo perché è alla base di tutto, risultati in particolare. Come la vedo? Vorrei che vincesse il Mantova e contemporaneamente che non perdesse la Sampdoria. Siccome so che é impossibile lascio che se la giochino e vinca il migliore. Sperando che entrambe a fine stagione risolvano i loro obiettivi”.