La prima vittoria del 2025 della Castellana porta la firma di Jacopo Menolli, autore di una splendida doppietta nella sfida casalinga contro il Valcalepio. Il centrocampista classe 1996 di Belluno Veronese (VR), ha spianato la strada del successo alla formazione allenata da Giovanni Arioli, grazie a una staffilata di destro da fuori area e a un colpo di testa su calcio d’angolo. “Il primo gol -sorride- fa parte del mio repertorio, mentre il secondo non è certo una mia specialità. Ho sempre calciato le palle inattive fino a due mesi fa quando è arrivato Nardi e infatti domenica scorsa è stato lui a battere dalla bandierina e io sono rimasto in area, trovando il tempo giusto per segnare”.
STAGIONE 2024/25
“Lo scorso anno -ricorda Menolli– abbiamo raggiunto brillantemente la salvezza giungendo a metà classifica con 49 punti e quest’anno possiamo puntare ai play-off. Sicuramente dobbiamo evitare di staccare la spina com’è accaduto contro il Valcalepio quando, dopo aver disputato il miglior primo tempo della stagione, abbiamo rischiato di gettare tutto alle ortiche. Dobbiamo migliorare sotto l’aspetto della concentrazione perché non possiamo pensare di comandare il gioco per 90 minuti e quindi dobbiamo gestire meglio certi momenti della partita. A cominciare dal sottoscritto e dai giocatori più esperti che devono aiutare i loro compagni più giovani. Per poter sperare di raggiungere i play-off, l’aspetto mentale sarà determinante, senza dimenticare il valore delle avversarie. A parte il Rovato Vertovese che mi sembra la favorita per la promozione più del Carpenedolo, vedo in lizza Offanenghese, Orceana e Scanzorosciate”.
LA CARRIERA
“Sono cresciuto -racconta il centrocampista biancazzurro– nel settore giovanile del Valdadige, ho esordio in Coppa Italia con il Rivoli a 14 anni in Coppa Italia e poi a 15 in anni in Eccellenza con il Castelnuovo. Poi sono passato agli Allievi dell’Hellas Verona con cui abbiamo vinto il prestigioso “Memorial Beppe Viola” ad Arco di Trento, torneo che ai gialloblù mancava dal lontano 1976. Poi sono stato due anni in Primavera dove ho avuto come compagni Zaccagni e Fares che hanno fatto il grande salto in Serie A. Sono andato in prestito al Villafranca dove in tutto ho trascorso sei stagioni tra partenze e ritorni. Fino all’approdo nell’estate 2023 alla Castellana, la mia prima volta fuori dai confini del Veneto”. “In Lombardia -aggiunge- ho notato come ci sia molto equilibrio nel senso che non vi sono né corazzate né squadre materasso, ma si può vincere e perdere contro chiunque. A livello organizzativo, per quanto riguarda i terreni di gioco e il seguito di pubblico, direi che le due regioni sono allo stesso livello”.
FUORI DAL CAMPO
“Nella vita -conclude Jacopo– lavoro come impiegato commerciale in un’azienda che produce scambiatori di calore industriali con sede vicino casa mia. Essendo juventino, come ruolo e nel calciare le punizioni il mio modello è Andrea Pirlo”.
Stefano Aloe