La legge dell’ex ancora una volta ha colpito inesorabilmente domenica scorsa a Pegognaga, dove Mustafa Fadili ha punito i vecchi compagni dello Sporting con una doppietta, regalando così il successo per 2-0 al Pomponesco. “E’ stata una partita molto sentita –sorride il centravanti originario del Marocco– e quando ho segnato ho esultato solo verso la nostra panchina, per rispetto della mia ex squadra”.
LA CARRIERA
“Sono nato a Guastalla –racconta Mustafa– il 28 maggio 2001 da genitori marocchini emigrati a Reggiolo (RE) e, pur non avendo mai risieduto in provincia di Mantova, ho praticamente sempre giocato nel Mantovano. Sono cresciuto nel settore giovanile del Gonzaga, poi all’età di 12-13 anni sono passato al Suzzara dove ho fatto tutta la trafila fino alla Prima squadra. Poi sono andato in prestito al Quistello, a Borgo Virgilio e dopo per una stagione ho giocato a Novi in provincia di Modena. Infine ho militato nello Sporting Pegognaga e in estate il passaggio al Pomponesco”. “Nel corso della carriera -prosegue- ho girato parecchio e non soltanto per mia scelta, in quanto il mio cartellino era di proprietà del Suzzara che evidentemente in quel periodo ha preferito puntare su calciatori più esperti. Erano gli anni in cui il club bianconero oscillava fra la Promozione e la Prima categoria, quindi tutti gli elementi del 2001 come me sono stati spesso ceduti in prestito ad altre squadre”.
STAGIONE 2025/26
“Nella passata stagione –sottolinea Fadili– ho avuto l’onore di mettere fine alla striscia di 34 sconfitte di fila dello Sporting Pegognaga, segnando il rigore decisivo contro la Mantovana Junior. Ho accettato l’offerta del Pomponesco perché è una società ambiziosa e che vuole lottare per le posizioni d’alta classifica. Inoltre ho trovato un bel ambiente, un gruppo di giovani nel quale mi sono inserito subito benissimo e un allenatore molto preparato e che non lascia nulla al caso come Mister Giuseppe D’Alessio. Avendo alle spalle già otto anni in categoria, paradossalmente sono un po’ il veterano dello spogliatoio”.
FUORI DAL CAMPO
“Nella vita di tutti i giorni -conclude- lavoro nell’ufficio acquisti di un’azienda che opera nel settore della meccanica, interfacciandomi come fornitori italiani ed esteri. Il mio idolo fin da bambino è sempre stato Cristiano Ronaldo e da tifoso del Milan ho sempre ammirato i grandi attaccanti rossoneri come Shevchenko, Inzaghi e Ibrahimovic. Trascorro il tempo libero con la mia fidanzata e non appena ho la possibilità, prendo un aereo e vado a farmi un viaggio. Di recente sono stato in Costa Azzurra e a Parigi e prima ancora a Lisbona, Edimburgo, Copenaghen e Dublino”.
S.A.