Elezioni CRL, 21 i punti programmatici della lista del presidente in carica Sergio Pedrazzini

Uno sguardo al recente passato, per rivendicare quanto fatto nei tre anni di insediamento dopo la scomparsa del titolare della carica di presidente, Carlo Tavecchio; uno slancio verso il futuro, per presentare le linee guida che la lista adotterà in caso di conferma alle prossime elezioni. Sono questi gli orientamenti del programma di Sergio Pedrazzini, attuale presidente del Comitato Regionale Lombardia e candidato alla rielezione per il quadriennio 2025-2028.

Nella lista del presidente Pedrazzini, figura la mantovana Paola Rasori, 49enne avvocato con alle spalle una notevole esperienza in qualità di consigliere Figc presso la delegazione di Mantova.

Tra gli obiettivi centrati sotto l’amministrazione Pedrazzini ne vengono sottolineati 5: una Lombardia che torna al centro (a cui si associa l’hashtag #siamotornatilocomotiva), la riforma dei campionati, il progetto “Il calcio come valore sociale e valore economico”, gli sportelli, la formazione. Ben 21 sono invece i punti programmatici da sviluppare durante l’eventuale prossimo mandato.

1. In prima linea per semplificare la Riforma.

Insistere a livello politico su alcuni emendamenti necessari per la semplificazione della Riforma e che possa restituire alle società anche un’opportunità per la sostenibilità (riconoscimento di credito di imposta sulle sponsorizzazioni in aggiunta ai benefici fiscali della l. 398 – miglioramento di qualche punto percentuale dell’IVA sulle sponsorizzazioni da non versare dal 50% al 75%), eliminazione degli obblighi sulla sicurezza del lavoro, un credito di imposta per chi investe in strutture sportive ad alto valore sociale.

2. Centralità organizzativa e gestionale.

Nel pieno rispetto della competenza didattica del Settore Giovanile Scolastico, riportare la centralità organizzativa e gestionale del settore nella piena responsabilità del Comitato. Serve avere un vertice unico di confronto con le società e per statuto federale lo deve essere il comitato, referente territoriale per la federazione. Il settore giovanile scolastico dovrà’ ripartire dalla base delle scuole di primo livello per arrivare ai livelli più qualificati invertendo il percorso.

3. Promozione campionati, calcio a 5 e calcio femminile.

Proseguire lo sviluppo di attività utili a limitare l’abbandono giovanile, nuovi format di campionato, altre attività di promozione per calcio a 5 e calcio femminile e avvicinamento del mondo degli enti di promozione per collegare il calcio amatoriale fra Federazione e enti. Rivedere il sistema delle promozioni nei campionati giovanili prevedendo una forma mista di promozione alla categoria superiore anche per alcune squadre vincenti della categoria inferiore, senza abbandonare il principio regolato dalle noif che la categoria è assegnata alla società.

4. Calcio e valore sociale.

Portare il progetto Calcio, Valore Sociale e Valore Economico su tutto il territorio lombardo dopo l’avvio limitato all’area test – Milano e provincia e del distretto di Legnano.

5. CRL Sviluppo.

Proseguire il piano di sviluppo:

– Calcio a 11: giovanile, agonistico ed amatoriale, maschile e femminile;

– Calcio a 5: maschile e femminile;

– Beach Soccer: maschile e femminile;

– CRL Esport: maschile e femminile;

– DCPS Lombardia.

6. CRL Academy.

Sviluppare il progetto di CRL Academy con corsi di perfezionamento per presidenti, dirigenti, segretari e collaboratori sportivi prevedendo un riconoscimento oggettivo in linea con quello che è previsto per allenatori, istruttori e direttori sportivi. La salute prima di tutto con lo sviluppo di un percorso formativo di primo soccorso e uso dei defibrillatori in collaborazione con Croce Rossa Italiana su base provinciale.

7. Un nuovo modo di comunicare.

Web tv, web radio e digital magazine del comitato per una divulgazione degli eventi sportivi e del valore che rappresentiamo attraverso mezzi di comunicazione efficaci, indipendenti e che possano enfatizzare soprattutto i valori e gli aspetti positivi del calcio dilettantistico. (basta tirarci addosso una reputazione negativa!!).

8. CRL Fondazione calcio e valore sociale.

Chiederemo di poter costituire una fondazione quale strumento attrattivo per la raccolta di contributi economici provenienti da enti pubblici ( e non solo ), per sviluppare progetti a valore aggiunto per le società sportive lombarde.

9. Un Centro federale unico in Italia.

Vogliamo costruire la prima casa del calcio e valore sociale d’Italia quale sede di studio, ricerca e sviluppo e la casa delle finali e del calcio dilettantistico lombardo.

10. CRL Community.

App e piattaforma che possa essere integrata in futuro ad una nazionale nella quale registrare gli allenatori con patentino disponibili ad avviare una collaborazione, atleti disponibili ad un open day, ricerca di allenamenti congiunti etc etc…

11. CRL in Europa.

Grazie alle consulte regionali (calcio, responsabilità sociale e sostenibilità ambientale) porteremo i nostri progetti in Europa quale membri di Football for the Goals e la collaborazione con la UEFA.

12. Dematerializzazione cartellini.

Nell’epoca dell’informatica e della sostenibilità ambientale, peraltro sposata da CRL, LND e FIGC, rivedere il sistema di tesseramento con cartellini informatizzati e presentabili con una app con relativo efficientamento ambientale ed economico per tutti.

13. Revisione costi assicurativi SGS.

In un periodo di grande contrazione economica andranno rivisti anche i costi assicurativi e al ribasso dalla FIGC mediante una gara che tenga conto di tutti i parametri interni (numero tesserati, sinistri, coperture) ed esterni (confronto con altre polizze assicurative meno onerose utilizzate da altre federazioni e enti di promozione).

14. CRL Agorà.

La Lega Nazionale Dilettanti ha intrapreso un percorso per valutare la propria organizzazione, i servizi e le attività funzionali e prioritarie con un programma di confronto continuo fatto di questionari, analisi e rendicontazione all’interno della propria organizzazione, coinvolgendo dirigenti, dipendenti e collaboratori. Il CRL proseguirà in questo percorso su base territoriale e con il coinvolgimento delle proprie associate.

15. Osservatorio.

Creazione di un osservatorio permanente sulle attività sportive e sociali intraprese sul territorio (evoluzione riforma, aspetti fiscali, bandi, impiantistica sportiva, giustizia sportiva, eventi a carattere sportivo, sociale e ambientale, violenza, parità di genere) e altri argomenti di rilevanza su cui dare informazione e soluzioni di miglioramento.

16. Ufficio studi.

Creazione di un ufficio studi che sulla base dei dati di Osservatorio e di Agorà elabori nuove soluzioni di sviluppo e di crescita del settore.

17. Informatizzazione.

Migliorare gli strumenti informatici, semplificando operazioni come il tesseramento (in particolare per gli stranieri), le variazioni anagrafiche, i premi di tesseramento e di formazione tecnica, le richieste e approvazioni tornei. Alcune di queste attività passeranno necessariamente dal coinvolgimento di FIGC e LND mentre altre potranno essere direttamente prodotte dal CRL.

18. Impiantistica.

Il nostro paese presenta una situazione non più sostenibile con un’età media degli impianti che si attesta intorno ai 60 anni. Spesso la pubblica amministrazione ha abbandonato o ridotto gli investimenti nelle strutture lasciando sole le società sportive. Il lavoro portato avanti con Regione Lombardia in questo ultimo anno ci ha permesso di intraprendere un percorso per individuare sostegni al rinnovamento dell’impiantistica sportiva. Il progetto Calcio e Valore Sociale sarà uno strumento utile anche in questa direzione, così come la presenza della Lombardia nel consiglio di amministrazione di LND impianti che avrà anche la finalità di implementare un progetto già avviato per il contenimento dei costi energetici.

19. Giustizia sportiva.

Si sente dire che il problema in Lombardia è la scarsa omogeneità di giudizio dei giudici sportivi, dimenticando che la diversità di interpretazione è da sempre una garanzia di democrazia. La realtà è che la Lombardia con 13 delegazioni e l’attività regionale dispone di 14 organi di giudizio che nella loro indipendenza e soprattutto casistica fanno emergere quanto il codice di giustizia sia da rivedere in modo sostanziale. Per una maggiore omogeneità e coerenza la nostra squadra ha già presentato un documento alla federazione con alcune significative modifiche.

A partire dalla revisione dell’art. 21 su dove scontare la squalifica che nonostante la sentenza del collegio di garanzia lascia ancora spazio all’ambiguità e soprattutto non consente di rendere la sentenza equa. Oppure le recenti modifiche agli articoli 35 e 36 che hanno reso le sanzioni completamente inique rispetto ad atti di violenza su avversari. Infine va rivista la procedura ricorsi eliminando i preannunci che spesso diventano inibitori del percorso di giudizio togliendo spazio ai fatti per meri errori formali.

20. Formazione allenatori.

Grazie all’insistenza di questi anni della Lombardia, con la collaborazione di AIAC e settore tecnico, sono partiti i corsi UEFA C che prevedono 25 posizioni su 40 da attribuirsi non più per punteggio bensì per anzianità di servizio nel settore come assistenti. Inoltre con una parte in modalità online. Questo consentirà a molti ragazzi privi di punteggi di poter finalmente ottenere la meritata certificazione. Serve adesso lavorare per sostenere le zone più disagiate del territorio per ragioni logistiche ad ottenere corsi specifici con un modello organizzativo sempre più telematico e comunque incrementare ulteriormente i corsi già notevolmente aumentati in questi ultimi anni.

Va inoltre prevista la possibilità del doppio tesseramento per chi pratica attività di calciatore in una società e allenatore, per il solo Settore Giovanile Scolastico in un’altra. Il contributo che giovani calciatori praticanti possono dare ai piccoli non può essere vincolato alla singola società.

21. Ranking e Rating.

Istituire un sistema di ranking e rating (punti di valorizzazione degli investimenti, sforzi e lavoro delle società performanti, qualità delle attività sportive e sociali svolte) finalizzato a valorizzare le società su alcune scelte di premialità (contributi straordinari, ripescaggi, definizione griglie su coppe regionali etc..).

S.A.

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