CMN incontra AIA: Giovanni Cosenza e il bellissimo ma sconosciuto mondo arbitrale

Classe 1975, nato a Napoli e trasferitosi per lavoro a Mantova nel 1999, Giovanni Cosenza è un veterano della sezione di Mantova dell’AIA. La sua carriera è iniziata all’età di 17 anni nella sezione di Torre del Greco (NA). “Una sezione importante -sottolinea Cosenza- e anche nota ai mantovani perché è la stessa di Gennaro Borriello che per anni è stato il numero 1 dei fischietti della nostra provincia”.

“L’esperienza all’interno dell’AIA -aggiunge- è stata meravigliosa: sono arrivato ad arbitrare in Eccellenza e ho ricoperto il ruolo di assistente per quattro anni in Serie D, durante i quali ho avuto occasione di girare l’Italia. Attualmente dirigo ancora qualche partita di Seconda e Terza categoria per ovviare alla carenza di personale che i due anni segnati dal Covid hanno aggravato”.

Il mondo arbitrale è per la stragrande maggioranza degli appassionati di calcio, un universo sconosciuto ma bellissimo: “Una scuola di vita -sorride- che ti fa crescere e maturare sia dal punto di vista fisico che soprattutto caratteriale. La formazione e la preparazione arbitrale vive di momenti diversi come l’allenamento con il preparatore atletico, l’aggiornamento con i quiz e i test attitudinali e soprattutto ogni tesserato viene seguito passo dopo passo da un tutorial, senza mai venire mandato allo sbaraglio. E infatti, chi entra a far parte di questo ambiente, difficilmente se ne va”.

Oggi più di ieri, la difficoltà maggiore consiste nel reclutare i giovani: “Bisogna ripartire dalla scuola -spiega Cosenza- e tentare tramite gli insegnanti a invogliare gli studenti a intraprendere questa attività che considero una piacevole malattia. L’arbitraggio quando ti entra nelle venerdì, non ti abbandona più. E soprattutto è un mondo nel quale si possono stringere grandi amicizie e conoscere persone splendide come accaduto a me”. “Se dovessi dare un consiglio -conclude- a un ragazzo che volesse iscriversi al corso, gli direi di provarci perché come detto prima, fare l’arbitro è un’esperienza estremamente formativa non solo sul piano sportivo ma anche sul piano umano. Purtroppo viviamo in un Paese in cui la mancanza di cultura sportiva rappresenta il peggiore deterrente a intraprendere questa carriera”.

Stefano Aloe

condividi
Ultime notizie
 
 
Marcatori: Paolozzi fa poker ed é il nuovo capocannoniere di Seconda
Dicembre 10,2025
 
 
Guanto d’Oro: Bignardi si ferma a 357’, Mora 9 "clean sheet" stagionali
Dicembre 10,2025
 
 
Cesena-Mantova: revocato il divieto di trasferta ai tifosi biancorossi
Dicembre 09,2025
 
 
Mantova 1911: anche il medico sociale Romeo si congeda
Dicembre 09,2025
 
 
Suzzara Femminile: Under 14 in versione "Forza 9" si conferma al secondo posto
Dicembre 09,2025
 
 
Mantova Women corsaro in trasferta, ko interni per Femminile Mantova e Oratorio Redondesco
Dicembre 09,2025
 
 
A Palla Ferma: in attesa di rinforzi dal mercato, serve chiudere al meglio il 2025
Dicembre 09,2025
 
 
Mantova 1911: lo storico medico sociale Ballardini ringrazia i tifosi
Dicembre 08,2025
 
 
Pagelle Mantova-Reggiana: giornata opaca per quasi tutti i biancorossi, Maggioni il migliore
Dicembre 08,2025
 
 
Mantova poco incisivo, la Reggiana ne approfitta senza rubare nulla (0-1)
Dicembre 08,2025
 
 
I tabellini della Terza Categoria: Buscoldo sempre in fuga
Dicembre 08,2025
 
 
I tabellini della Seconda Categoria: Moglia stoppato dal Borgo ed il Soave riprende la vetta
Dicembre 08,2025
 
 
I tabellini della Prima Categoria: Suzzara ancora ko nel derby di alta classifica con l'Union Team
Dicembre 08,2025
 
 
I tabellini della Promozione: la Governolese riprende a correre
Dicembre 08,2025
 
 
I tabellini dell'Eccellenza: colpaccio esterno della Poggese
Dicembre 08,2025
 
 
Possanzini: "Derby importante per la classifica e i tifosi, Reggiana avversaria fastidiosa"
Dicembre 07,2025