Una conferenza stampa di quasi cinquanta minuti in cui il direttore tecnico del Mantova Christian Botturi è stato un autentico fiume in piena, parlando a 360° del campionato che scatterà domenica a sera al Mapei Stadium nel derby contro la Reggiana.
L’incontro con i giornalisti, per la prima e unica volta in stagione nella pancia dello stadio “Danilo Martelli”, si è aperti con l’invito “Sintonizziamoci tutti su Radio Possanzini, perché al Mister bisogna rendere onore per non aver avuto la benché minima esitazione nel rimanere al Mantova” e con una battuta riguardo al match di Coppa Italia in quel di Lecce: “Lunedì sera -ha sottolineato scherzosamente- abbiamo capito di non essere pronti per la Serie A, mentre contro la Torres abbiamo capito di essere prontissimi per la Lega Pro. In noi aleggia tanta curiosità e tanta voglia di affrontare la Serie B ma non sappiamo cosa ci aspetta, sappiamo di affrontare questa categoria con il gruppo che ci ha permesso di arrivare fin qui”.
QUI E ORA
Citando il mantra “qui e ora” di Julio Velasco ai recenti Giochi Olimpici di Parigi, Botturi esorta tutti quanti a concentrarsi esclusivamente sull’impegno di domenica prossima: “Il passato è passato -ha spiegato il Ds biancorosso- e adesso bisogna vivere il futuro e soprattutto il presente, senza fare voli pindarici né lasciarci lusingare da ciò che si dice sul nostro conto, cioè che potremmo essere la sorpresa del campionato. La società sta dando tanto a questo gruppo che ha dimostrato di avere un grande cuore, formato da veri professionisti che tengono tantissimo a questi colori. Posso assicurarvi che nessuno di loro non avrà la maglia sudata a fine gara perché sanno benissimo ciò che rappresentano”.
MISSIONE DA COMPIERE
“Un anno fa -ha aggiunto Botturi- il mio personale obiettivo era riempire lo stadio e riportare entusiasmo in città, ci siamo riusciti e dobbiamo ripartire da questa missione compiuta per provare a compiere quella che ci attende. Sulla carta si delinea un campionato diviso a metà con una classifica formata da una colonna di destra e una di sinistra, poi naturalmente il campo potrà smentire i pronostici. Da parte nostra, siamo certi di una cosa: il Mantova non sconfesserà mai la propria identità nemmeno in Serie B”.
VIAGGIO
Cosa rappresenta la serie cadetta riassaporata dopo 14 lunghi anni di purgatorio? Botturi ha usato un’immagine ad effetto: “La Serie B che abbiamo meritatamente conquistato è un bellissimo viaggio, non solo per i calciatori, lo staff tecnico e i dirigenti ma per tutti coloro che vogliono bene al Mantova. Su 20 squadre che partecipano al campionato, almeno 16 conoscono questo viaggio molto meglio di noi quindi servirà grande equilibrio, sia nel gestire i momenti positivi che quelli negativi. La destinazione finale è quel porto chiamato salvezza nel quale tenteremo di approdare prima possibile”.
BRIVIDO
Prendendo spunto dallo slogan della campagna abbonamenti che si chiuderà sabato 24 agosto alla vigilia del debutto casalingo contro il Cosenza, il Direttore tecnico biancorosso rivolge parole al miele per i supporters virgiliani: “A Lecce -ha concluso Botturi- i nostri tifosi sono stati davvero belli da vedere, direi eroici e vorrei che quel brivido di cui tutto l’ambiente parla, lo sentissero domenica per domenica per tutta la durata di questo lungo viaggio che va vissuto e goduto intensamente. So già che a Reggio Emilia saranno tanti, mi auguro che possano aumentare ancora e vi confesso che se potessi scenderei in campo anch’io. L’importante è avere ben chiaro che ovunque andremo, esporteremo in giro per l’Italia il nome, la cultura e la tradizione della nostra città”.
S.A.