Il pareggio con il Palermo ha mosso nuovamente la classifica in casa biancorossa e come sempre il risultato e la prestazione si prestano ad un’analisi complessiva.
Dopo 11 giornate il Mantova conta 13 punti in classifica, restando fuori dalla zona playout. Un cammino che se molti avrebbero firmato ad inizio stagione tiene però inevitabilmente conto di una flessione di risultati dopo la partenza che aveva indotto a proclami più ottimistici.
LA VITTORIA MANCA DA 5 TURNI
Del resto la classifica va avanti con i numeri i quali dicono che l’ultimo successo della truppa di Possanzini risale all’1-0 del Martelli col Cittadella. Poi una sconfitta (4-2) a Cesena, pari interno ed esterno con il Brescia ed a Carrara (entrambi 1-1), nuovo ko a Genova con la Sampdoria e ieri lo 0-0 col Palermo. I numeri, impietosamente, dicono anche che nelle ultime due gare il Mantova é rimasto a secco di gol e nelle ultime quattro ha segnato due volte sempre da palla inattiva. Come dire che il grande lavoro fatto di possesso palla con percentuali bulgare purtroppo non é ripagato in maniera sonante dalle reti realizzate.
PROBLEMA EFFETTIVO IN ZONA GOL
Insomma se non è il caso di farlo diventare un dramma o un’ossessione comunque il problema del gol esiste ed occorre cercare di porvi rimedio. Vero è che manca Mensah, prezioso punto di riferimento per creare varchi e far salire la squadra, tuttavia da solo non può bastare per spiegare questo trend. Vanno trovate soluzioni alternative con quello che si ha in casa, in attesa che io mercato di gennaio possa presentare qualche opportunità per inserire elementi che, come caratteristiche, possano dare un contributo alla causa. Soluzioni dal punto di vista tattico e magari anche mentale.
LA SQUADRA GIOCA A MEMORIA
La cosa più confortante é che 11 gare hanno ormai certificato che il Mantova in questa categoria ci sta eccome. I biancorossi non sono mai stati messi sotto da nessuno, anzi spesso sono stati più propositivi degli avversari. Anche col Palermo seppure con 8 giocatori diversi rispetto alla gara con la Sampdoria la squadra biancorossa ha giocato a memoria ed i sostituti si sono integrati alla perfezione nel meccanismo tattico. Purtroppo abbiamo visto che in questa categoria, dove la qualità è un fattore spesso determinante, l’organizzazione può anche non bastare da sola. Serve allora uno sforzo collettivo da parte di tutti. La B per Mantova è un patrimonio troppo importante e va salvaguardato con ogni mezzo.