Il dubbio che aleggiava, amletico, nella sala stampa del “Ceravolo” di Catanzaro nel tardo pomeriggio di sabato era comune a entrambe le squadre. Ovvero: punto perso o guadagnato? Lasciando da parte le recriminazioni dei calabresi, giustamente incavolati per non aver saputo vincere contro una squadra ridotta in 10 per oltre mezz’ora nel secondo tempo, sono legittime anche le amarezze del Mantova che fino a poco meno di un quarto d’ora dal termine stava conducendo meritatamente per 2-1. Contro un Catanzaro che seppur in superiorità numerica dava l’impressione di non riuscire a raddrizzare la partita.
ERRORI E CRESCITA DA MIGLIORARE
In tutta sincerità chi era presente sabato a Catanzaro al seguito dei biancorossi, è uscito con un pelo di rammarico per un pareggio maturato su un errore ingenuo di Brignani, scivolato in piena area su un campo apparso nella ripresa poco all’altezza. Quando il Mantova, seppur con un uomo in meno, dava l’impressione di essere più quadrato e in grado di conquistare l’intera posta contro i velleitari tentativi dei padroni di casa. Purtroppo ancora una volta gli episodi hanno fatto la differenza e ce ne sono tanti da mettere in lista. Dai gol falliti da Bragantini sullo 0-0 e 0-1, al falletto commesso da Iemmello su Redolfi per l’1-1, alla sciocca espulsione di Cella che poteva aprire le porte al tracollo, al mezzo rigore su punizione di Artioli non sottolineato dal Var, fino al già citato scivolone di Brignani per il definitivo 2-2. Ancora una volta dunque il Mantova esce con gli applausi dei giornalisti avversari ma con solo un punto in cascina. Molto importante per carità, ma che come spesso accade apre la porta alle riflessioni.
BRAGANTINI E TRIMBOLI TOP PLAYERS
Ci si avvicina a metà campionato ed i biancorossi anche in Calabria hanno confermato che difficilmente verranno messi sotto da qualcuno. L’identità è un tratto distintivo della squadra di Possanzini come pure le ingenuità, davanti, in mezzo e dietro, commesse dai singoli nei vari momenti delle gare. Del resto lo ripetiamo da tempo: le scommesse, per scelta societaria, sono tante in un gruppo quasi interamente confermato rispetto alla scorsa stagione. Alcune sono da vincere, altre probabilmente lo hanno già fatto. Su tutte quelle di Trimboli, che a poco a poco sta sempre più diventando leader a centrocampo, e Bragantini che è dotato di mezzi tecnico-tattici enormi che però sta esprimendo solo a sprazzi. La doppietta di Catanzaro potrebbe essere un segnale che ha gettato la maschera: ce lo auguriamo perché se il collettivo è l’arma in più di Possanzini, al tecnico poi serve la qualità per fare la differenza in termini di punti.
CLASSIFICA BUONA E STRADA DA PROSEGUIRE
La classifica del resto lascia il Mantova in posizione tranquilla. Anzi, quasi raccapricciante per le potenzialità che sembrano inespresse. Quasi un “vorrei ma non posso” che inevitabilmente rode per la superiorità organizzativa che la squadra di Possanzini mette in campo. Ergo? Mettiamo da parte le illusioni (o delusioni) che sorgono spontanee e concentriamoci sul presente. Ovvero sulla salvezza che resta l’unico, grande obiettivo. Poi può essere che a mente più serena i biancorossi riescano ad essere più concreti, efficaci e produttivi. Facendo sognare in qualcosa di meglio. Che potrebbe avvenire in questa stagione ma più probabilmente in un futuro a medio termine.