A Palla Ferma: Cittadella-Mantova al microscopio

È arrivata la prima vittoria in trasferta del campionato di B. Attesa, sfiorata soprattutto a La Spezia, ma maturata dopo un ciclo di quattro pareggi che avevano certificato la crescita complessiva della squadra di Possanzini anche fuori dalle mura amiche. Cosa è cambiato rispetto alle altre volte? Tutto e niente. Forse gli avversari, forse l’atteggiamento più convinto e determinato dei biancorossi, magari anche quel pizzico di buona sorte che spesso cambia risultati e orizzonti. Resta il fatto che questi tre punti nello scontro diretto per la salvezza di Cittadella hanno dato uno scossone importante alla classifica, ora più confortante, ed anche una bella iniezione di fiducia in tutto l’ambiente.

Adesso però serve un ulteriore salto di qualità a livello mentale a livello generale. Inteso come squadra, piazza, tifosi e società. Sentiamo parlare di qualcuno che già si sbilancia a parlare di play-off e obiettivi più ambiziosi. Cerchiamo di non rovinare tutto quanto di buono é stato costruito, con grande fatica, in questi mesi. Dove il Mantova ha pagato lo scotto dell’adattamento alla categoria superiore ed anche la qualità media generalmente più bassa rispetto alle contendenti. Che la formazione di Possanzini debba abbandonare qualche timore e tentare di giocarsela conscia della bontà della sua manovra ci sta. Occhio però a non illudersi di avere già intrapreso la strada giusta. Proprio ora il torneo sta entrando nel vivo ed ogni errore viene pagato doppio con l’aggravante che il tempo per recuperare sarà sempre meno. Dunque qualsiasi spostamento del mirino andrà valutato gara per gara, senza dimenticare che la salvezza rimane il focus sul quale concentrare tutte le proprie forze.

Discorso a parte merita il mercato. Che nei restanti 15 giorni che ci sono da qui alla chiusura dovrà continuare ad essere perseguito con le stesse modalità con cui è stato preparato. Ci spieghiamo. Non è che la vittoria di Cittadella abbia cancellato di colpo i limiti e le cose da migliorare in questo gruppo. La rosa è all’altezza di giocarsi con successo le residue 16 partite che mancano però va anche potenziata per provare a condurre senza eccessivi patemi il percorso verso la permanenza nella categoria. Ogni altro discorso va rinviato a quando ci potrà essere la serenità necessaria per guardare in alto senza farsi prendere dalle vertigini.

 

 

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