Con la spettacolare rimonta da 0-2 a 3-2 nel recupero di mercoledì sera contro il Pescarolo, il Gonzaga si è portato a quota 12 punti a una sola lunghezza dalla zona play-off. Un avvio di campionato che fa ben sperare il neo direttore sportivo Raffaele Lo Vasto: “Nelle ultime giornate -sottolinea- abbiamo vinto in rimonta il derby contro la Villimpentese offrendo una bella prova di carattere dato che siamo rimasti in inferiorità numerica. Stesso discorso con la Virtus Montichiari in un match nel quale siamo riusciti a pareggiare in dieci contro undici. E infine a Pralboino avremmo potuto fare nostri i tre punti ma tutto sommato il pari è stato giusto. Se a tutti questi risultati aggiungiamo il successo contro un ottimo Sirmione nelle prime giornate, direi che finora il nostro bilancio è positivo”.
STAGIONE 2024/25
“Sto vivendo una bell’avventura -sorride il neo direttore sportivo del Gonzaga– il gruppo è formato da un bel mix di giovani che si stanno dimostrando all’altezza della Prima categoria e di elementi più anziani che stanno fornendo il loro contributo di esperienza. Ho sposato la causa del Gonzaga per la stima nei confronti del presidente Bellini e di Mister Pavesi. Quando mi hanno proposto il ruolo di Ds, ho accettato subito per il prestigio della società che è una delle più antiche della provincia di Mantova e perché Gonzaga è una piazza di gente seria dove si può fare calcio come piace a me”. “L’obiettivo stagionale -prosegue- che ci siamo prefissi è quello di salvarci prima possibile ed essendo il campionato molto livellato, a mio avviso, si potrebbe osare anche qualcosa di più perché non esiste un divario tanto grande fra le prime e le ultime della classifica”.
RAGAZZO DELLO “ZACCHERIA”
“Sono cresciuto -racconta Lo Vasto– nel settore giovanile del “mio” Foggia fino alla formazione Allievi e allo stadio “Zaccheria” ho passato tante domeniche da raccattapalle, ammirando da vicino grandi campioni dell’epoca. Poi ho trascorso tre anni bellissimi dal 1993 al 1995 nelle giovanili della Reggina. Sono arrivato in provincia di Mantova nel lontano 1998 e ho giocato a Castelbelforte e Castel D’Ario dove mi sono tolto diverse soddisfazioni”.
FUORI DAL CAMPO
“Vivo a Porto Mantovano -conclude- e mi occupo di sicurezza industriale pe conto della Iveco di Suzzara. Ho il cuore rossonero ovvero i colori del Foggia, la squadra della mia città, e del Milan e il calcio è sempre stata la mia passione, tanto è vero che seguo da vicino mio figlio Nicolò che è portiere nella Juniores dell’Union Team Marmirolo. Mi piace anche il basket NBA e sono un fan di Lebron James”.
Stefano Aloe