Tre punti in palio nel derby di domenica fra Sporting Club e Porto 2005, come tre sono le lunghezze che dividono i ragazzi di Marco Fantini, secondi a 50 punti, dalla formazione allenata da Andrea Bellini, quarta a quota 47.
Uno dei protagonisti della sfida sarà Andrea Dolci, centrocampista classe 2000, alla prima stagione con la maglia del Porto. “Sarà una sfida super combattuta -sottolinea- come lo è stata già nella gara d’andata finita 0-0, fra due squadre che vorranno assolutamente vincere e credo che saranno gli episodi a fare la differenza”.
STAGIONE 2024/25
“La stagione è molto positiva -afferma Dolci– perché, dopo aver sfiorato di un punto i play-off nella scorsa stagione, il nostro obiettivo per quest’anno era appunto di centrarli e finora stiamo andando oltre le aspettative. Il Calcinato è un’ottima squadra ma negli scontri diretti non abbiamo mai perso e quindi ce la giocheremo fino in fondo”. “Personalmente -aggiunge- sono soddisfatto del mio rendimento, ho trovato un bel gruppo e ho instaurato un bel rapporto con i compagni. Ho segnato due gol contro Voluntas Montichiari e Villimpentese e spero di riuscire a farne altri da qui alla fine. Domenica scorsa abbiamo conquistato una vittoria rocambolesca per 4-3 contro il Leoncelli, dimostrando di essere una squadra che non molla mai e questo sarà fondamentale per il rush finale di campionato”.
CARRIERA
“Ho iniziato a giocare -racconta Andrea– a sette anni nel mio paese Povegliano Veronese e poi da 9 a 14 anni ho militato nel settore giovanile dell’Hellas Verona. Successivamente sono stato al Villafranca, poi alla Belfiorese dove ho esordito in Eccellenza e vinto la Coppa Italia del Veneto. Fra le altre tappe ricordo Vigasio e Campagnola nella stessa stagione, poi Mozzecane, Nogara, Albaronco, Alpo Club e infine la Scaligera”. “Il mio passaggio al Porto -spiega Dolci– è avvenuto grazie ai contatti fra Diego Pasotto che è stato mio direttore sportivo al Mozzecane con il diesse Fausto Cominotti. Io volevo misurarmi con un campionato più competitivo e provare un’esperienza nuova fuori dalla mia provincia”.
FUORI DAL CAMPO
“Attualmente -conclude- lavoro a Villafranca in un’azienda alimentare nella quale curo la parte organizzativa. Non ho hobby particolari se non uscire con la mia fidanzata e con gli amici. Da tifoso del Milan, il mio calciatore preferito è Kakà che ho ammirato da bambino quando nel 2007 ha vinto la Champions League e il Pallone d’Oro. In campo, invece, essendo un centrocampista piedi quantità penso di assomigliare a Rino Gattuso”.
Stefano Aloe