Elezioni CRL 2025 - La candidatura di Valentina Battistini

Il primo passo l’ha mosso il presidente in carica, Sergio Pedrazzini, annunciando nei giorni scorsi la propria ricandidatura. Ora tocca agli sfidanti. La milanese Valentina Battistini si inserisce nella gara alla presidenza del Comitato Regionale Lombardia della FIGC-LND, candidandosi con la sua squadra alle prossime elezioni, in programma l’anno prossimo. La campagna elettorale vedrà un lungo testa a testa tra i due, chiamati a prendere posizione su tutte le tematiche sensibili dell’attualità, a partire dalla Riforma dello Sport.

Così come la lista Pedrazzini schiera Paola Rasori tra le sue fila, anche la lista Battistini ha inserito una dirigente mantovana in gruppo: Francesca Bonfogo.

Di seguito il comunicato ufficiale, con i punti programmatici della lista e le bio dei candidati.

PRESENTAZIONE CANDIDATURA VALENTINA BATTISTINI
ALLA PRESIDENZA DEL C.R.L. – L.N.D. – F.I.G.C.

Sei lì, davanti alla porta.

Ti giochi tutto.

Un anno di sacrifici della squadra.

I soldi investiti da quel Presidente che ha creduto in te, in voi, sin dal primo giorno.

Ti giochi il tuo presente e il tuo futuro: se fai gol riscrivi il finale della storia. Se non va, ti assalirà quella fastidiosa, ingombrante responsabilità.

Fai appello al tuo coraggio. Risponde presente.

Fai appello a chi ti sta intorno. Senti la fiducia di amici, tifosi, compagni, società.

Fai appello alla memoria che ti porta a Pasadena, United States. C’è Roberto Baggio sul dischetto proprio come sei tu adesso. C’è voluto un grande coraggio per tirare quel rigore, senza pensare alle conseguenze ma sostenuto solo dalla certezza che in quel pallone trova posto ogni sogno, ogni speranza.

È l’ultimo rigore ed è tuo.

Il tiro di destro è potente, preciso: la palla va dritta nell’angolo a sinistra: imprendibile. È spettacolo. È storia.

È il premio al coraggio.

È da questo coraggio che dobbiamo ripartire. Il coraggio di prendere decisioni. Di invertire la rotta. Di spezzare le catene.

È partendo da ciò che ho deciso di presentare la mia candidatura alla presidenza del Comitato Regionale Lombardia LND FIGC.

Una decisione ponderata, rafforzata cammin facendo dopo l’incontro con persone che, come me, vogliono “tirare quel rigore”.

Consapevoli che se non ti porti sul dischetto, mai potrai dire: nulla può cambiare.

Accanto a me si è creata una squadra di persone che vogliono “giocare la partita” fino in fondo.

Ogni candidato ha acquisito un “know how” importante e specifico.

Accanto a me ci saranno persone che hanno scritto pagine, in bella calligrafia, del libro della loro esperienza sportiva: chi si è lanciato, con fatica e sacrificio, nel progetto di crescita di un’associazione sportiva.

Chi ha dato vita ad uno dei più importanti settori giovanili.

Chi ha percorso strade verso nuove frontiere gestionali ed organizzative.

Chi ha contribuito alla nascita e allo sviluppo di una Divisione.

Chi “ha toccato con mano” il dorato mondo del professionismo.

Chi ha difeso i diritti delle società sportive.

Ed infine, chi professionalmente ha acquisito l’esperienza del saper amministrare enti pubblici attraverso il valore della trasparenza.

Strade percorse a testa alta da persone che ora sono pronte a mettere la rispettiva esperienza al servizio di coloro che vogliono invertire la rotta evitando che il nostro amato calcio vada alla deriva.

 

LA NOSTRA SFIDA

Essere alla guida deve rappresentare un punto d’incontro tra ogni esigenza e la sua soluzione. La nostra visione del Comitato è quello di un gruppo di persone sostenute dalla visione “della concretezza“. La nostra campagna elettorale è stata caratterizzata proprio da questo: 312 incontri con Associazioni e Società Sportive, 43 call singole e collettive, 31 incontri con piccoli gruppi di associati. Il tutto volto a sostenere il movimento e guidarlo oltre il “guado” dell’entrata in vigore della Riforma dello Sport.

 

LA COMPETENZA

Dirigere il Comitato è in primis la responsabilità (nel senso positivo del termine) di dare riscontro quotidiano alla fiducia espressa dalle associate. Come in ogni azienda che si rispetti, perché è così che va intesa la gestione del Comitato se si vogliono ottenere risultati concreti, i Consiglieri devono essere competenti. Devono rappresentare un vero e proprio management, organizzato e strutturato per obiettivi. Devono garantire risultati “misurabili” concretamente.

Il metro di misura non può essere le due reti, i quattro palloni, la borsa medica in omaggio o lo sblocco del tesseramento privilegiato. L’organizzazione che si propone alla guida di un ente che introita più di 4.500.000,00 euro, deve ragionare come azienda.

Battere la concorrenza degli enti di promozione attraverso la migliore qualità offerta. Ragionare come una “piccola Lega”.

Portare valore economico ai propri Associati. Creare una struttura “futuribile” ed organizzata.

Tutto ciò attraverso alcuni punti chiave ben definiti:

EFFICIENZA

COMPETITIVITÀ

PROCESSO DECISIONALE ORGANIZZATO

REDDITIVITÀ

PIANO DI SVILUPPO

 

IL RISPETTO

Massimo rispetto va riconosciuto ad Associazioni e Società Sportive . “Il merito sportivo”, ovvero la parola data al campo, è un principio cardine su cui si fonda l’intero sistema calcio. Quando si assiste, come succede quest’anno per la Coppa Lombardia, a classifiche avulse formate con criteri che cambiano da Provincia a Provincia si lede il merito sportivo.

Quando, come è accaduto ad inizio stagione, una società, a causa di un vizio nella procedura di tesseramento, viene penalizzata con la perdita della gara e non può ricorrere alla giustizia del Coni perché troppo onerosa, mentre un’altra invece può agire e vince il ricorso, si lede il merito sportivo.

Quando per una mancata sottoscrizione del “refertino” di gara, la giustizia infligge 1 mese di squalifica a Bergamo e 20 euro di sanzione a Milano, si lede il merito sportivo.

Quando un tesseramento viene sbloccato perché si ha un buon rapporto con un associato rispetto ad un altro che deve attendere 20 giorni perché non “ha i canali” giusti, non solo si lede il merito sportivo ma si confondono i diritti con i doveri e la buona organizzazione.

Ci vuole rispetto per il campo, per lo sport e soprattutto per i sacrifici delle Associazioni Sportive.

 

IL LAVORO

Per condurre in modo appropriato una struttura complessa come il Comitato Regionale bisogna avere tempo. Lo richiede il compito di guidare 160 collaboratori, 34 dipendenti e 183.000 tesserati, puntando ad ottenere il miglior risultato. Non si può guidare un Comitato così importante come secondo lavoro. Non è pensabile. La scelta di candidarsi Presidente o Consigliere deve partire da una giusta analisi della propria vita quotidiana. Si deve essere consapevoli che il proprio telefono suonerà prevalentemente quando altre “professioni” ti permetterebbero di staccare la spina. Che i week end famigliari verranno in secondo piano. Per invertire la rotta ci vorranno tempo, lavoro e sacrificio. Ognuno di noi ha ben pensato a questi aspetti ed ha risposto “presente”.

Questo gruppo ha un’essenza in comune: il valore del lavoro costante, quotidiano, funzionale.

È la nostra sfida. Non abbiate paura di innovare.

VALENTINA BATTISTINI

Milano, classe ’81. Emiliana per culto del lavoro. Spagnola per giovialità. Bergamasca per concretezza.

Mi sono affacciata nel mondo del calcio nel 2006 iniziando il corso da arbitro a Varese. La passione mi ha portato a conseguire, successivamente, la licenza da allenatore Uefa B. Ho costruito la Divisione Calcio Paralimpico e Sperimentale Figc. Nata nel 2016, proprio tra le mure del CRL, in pochi anni è diventata la terza divisione esistente nel mondo federale. La prima a livello mondiale.

Il rigore più bello mi ha portato nel 2019 ad essere riconosciuta “Marianna d’Italia”: una delle 73 donne che, con coraggio, hanno apportato il proprio rivoluzionario contributo al cambiamento italiano.

Nel 2021 mi candido Consigliere del Comitato Regionale Lombardia Figc – Lnd per poi dimettermi poco tempo dopo e costruire la mia squadra: quella del fare.

Credo nei progetti ambiziosi, quelli concreti ed originati dal lavoro. Mi candido come Presidente alla guida del Comitato Regionale Lombardia per dare un nuovo impulso e nuove idee.

Ruolo e idolo? Anno 1982, minuto 89, 3-2 per gli azzurri, Zoff para il colpo di testa e ferma il Brasile. “Il ruolo speciale, che spesso fa più male… il primo numero finale…“, così diceva la canzone.

MASSIMILIANO CAMERO

Morbegno, classe ’81, Valtellinese doc – atipico.

Appendo le scarpe al chiodo all’età di 24 anni militando in Seconda categoria per riprendere a 37 sempre da lì. Arrivo dalla gavetta vera. Calciatore, allenatore ed infine Presidente della mia squadra da 6 anni: Ardenno Buglio. Sono partito con i volontari del paese da una piccola realtà, ponendoci un progetto ambizioso come faro. Sacrifici, tempo e costanza ci hanno premiato. Amo costruire, viaggiare, conoscere e giocare in squadra. Il mio idolo? Bobo Vieri. Soprattutto fuori dal campo. Il mio ruolo? Punta centrale. Mi piace incidere in tutto quello che faccio.

Non sono mai stato un uomo politico. Oggi, mi candido con Valentina perché so che con lei si può intraprendere un percorso diverso. Basta affacciarsi alla finestra per capire che tutto intorno è andato avanti mille anni, la gestione del calcio no. In questa squadra c’è la possibilità di condividere idee rivoluzionarie.

Con concretezza.

FRANCESCA BONFOGO

Mantova, classe ’72, assolutamente mantovana doc con domicilio nel resto del mondo.

Laureata in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Bologna nel 1997, con una Tesi in diritto commerciale sulle Società Sportive. Ho conseguito il titolo di Avvocato nel 2000 presso la Corte di appello di Brescia per poi specializzarmi con un master in Diritto e Management dello Sport presso la LUISS Management nel 2001.

Nello stesso anno, sono diventata Procuratore Sportivo presso la F.I.G.C. di Roma. Per completare le mie competenze, ho frequentato il Corso di perfezionamento in diritto e giustizia sportiva presso l’Università degli Studi di Milano nel 2018.

Il mio ruolo? Un mediano, come cantava Ligabue. Il mio idolo? Del Piero. Un mix tra buon gioco e saggezza di vita. Mi candido con Valentina perché credo fermamente nella politica del “fare”. L’esigenza comune del cambiare meccanismi vetusti. In questo gruppo ho trovato un grande valore umano. Valore aggiunto della politica nobile. Amo viaggiare, i gatti e abbracciare sempre sfide nuove. Per aspera ad astra.

MARCO DI STASIO

Milano, classe ’76, sono un milanese d’adozione.

Ho giocato da professionista militando fino alla Serie C a Saronno. Il calcio mi ha dato la grande possibilità di girare gran parte dell’Italia fino a che, un brutto infortunio, non mi ha fatto appendere le “scarpe al chiodo”. Senza rettangolo verde non potevo stare. Dopo un periodo di inattività ho conseguito la Licenza Uefa D come allenatore dilettantistico. Amo crescere i giovani calciatori del domani, do tutto me stesso per vederli raggiungere i loro obiettivi.

Mi divido tra famiglia e calcio solo perché la prima non è gelosa della seconda passione.

Fascino, qualità, personalità ed eleganza nelle giocate: il numero uno, Redondo. Mettetemi a centrocampo, vi stupirò: attacco e difesa, il giocatore che dà equilibrio alla squadra. Sulle ripartenze sono infallibile (almeno fino a qualche anno fa).

Mi candido con Valentina come Consigliere Regionale del Crl perché dobbiamo fare proprio questo: ripartire e ricostruire. Basandoci su meritocrazia, competenza e lavoro possiamo farcela.

DOTT. ROBERTO NOLLI

Cremona, classe ’58, cremonese atipico tendente al bresciano come origine da parte di madre.

Laureato in economia e commercio e Dottore Commercialista, revisore dei conti dal 1999 ovvero dall’apertura dell’Albo dei Revisori. Appassionato di calcio e di associazionismo sportivo.

Amante dei bei viaggi, politico per hobby e sportivo per necessità. Esperto di bilanci e gestione relativi alla Pubblica Amministrazione.

Sono nato con il mito di Gianni Rivera contro Mazzola. Una volta mi chiamavano “stopper”, il libero era Franco Baresi. Il “centrale”, quello che nella vita marca la prima punta, quello che cela la caparbietà di raggiungere l’obiettivo che si pone.

Mi candido con Valentina come Revisore dei conti per il CRL per portare la mia esperienza. Riconosco in lei la mia caparbietà di raggiungere gli obiettivi, quelli del rinnovamento attraverso l’equilibrio. Guardare il futuro per migliorare il presente facendosi accompagnare dal vissuto, con meccanismi di condivisione e custodendo quanto di buono fatto fino ad oggi.

DOTT. ALESSANDRO BASORINI

Chiari, classe ’78. Il giusto mix tra bresciano e bergamasco.

Laureato in economia e commercio, Dottore Commercialista, revisore dei conti dal 2007.

Mi occupo di associazionismo sportivo ma in realtà sono un dirigente accompagnatore primi calci. Un mix tra professione e passione per il calcio.

Mi associo a Valentina come secondo portiere, in una frazione di secondo posso stravolgere il risultato.

Amo il calcio, ancora il calcio e come terzo posto metto il calcio. Per la felicità di mia moglie. Il mio mito? Buffon. Quando non pensavi la prendesse, lui era lì.

Mi candido con Valentina come Revisore dei Conti perché so che il lavoro che faremo sarà basato su un chiaro progetto di trasparenza. Solo così si potrà tornare ad avere fiducia nelle istituzioni.

GIULIO ROSSI

Giulio Rossi, classe 1978, bresciano DOC e residente da sempre a Botticino, sarà candidato quale consigliere in quota di Brescia alle prossime elezioni per il Comitato Regionale Lombardia LND nel gruppo che sostiene Valentina Battistini per la presidenza.

Dopo avere conseguito l’abilitazione da collaboratore della gestione sportiva a seguito del primo corso sperimentale tenutosi a Milano, da ormai più di dieci anni svolge il ruolo di dirigente sportivo in ambito dilettantistico.

Da tre mandati nel Consiglio Direttivo dell’associazione Direttori Sportivi Bresciani, ne è oggi uno dei due vicepresidenti.

Ha vissuto esperienze nel mondo dei professionisti in qualità di osservatore e ha ricoperto ruoli da direttore sportivo e direttore generale in categorie dilettantistiche dalla terza fino alla serie D.

“Ho accettato di collaborare con Valentina e poi di candidarmi al suo fianco per le elezioni del prossimo mandato del CRL, poiché ho immediatamente subìto il suo travolgente entusiasmo ed ho capito che condividiamo i medesimi valori, aspetto fondamentale ai fini di un impegno politico-sportivo di questo genere.

Mettere le mie esperienze e la mia passione a disposizione delle società lombarde è una grossa responsabilità per chi, come me, ha sempre creduto fermamente che il comitato e le delegazioni dovessero rappresentare un modello organizzativo di efficienza e competitività. Amo visceralmente il mio territorio, che in questo momento è in grandissima difficoltà per la Riforma dello Sport. In proposito chiederemo a gran voce una sanatoria immediata.

Saranno queste le parole chiave del nostro programma elettorale: competitività, efficienza, piano di sviluppo e redditività.

Competitività: gli enti di promozione stanno avendo un grande successo a causa delle politiche sbagliate attuate negli ultimi anni, che penalizzano i nostri vivai.

Efficienza: delegazioni che funzionano, formate e disponibili attraverso aperture serali e di sabato e, perché no, con sportelli localizzati sul territorio.

Redditività: il calcio dilettantistico ha pochissimo appeal e sempre meno sponsor. Bisogna invertire urgentemente la rotta.

Piano di sviluppo: se le società sono chiamate ad un semi professionismo, l’apparato che le guida non può essere da meno. Il nostro piano di sviluppo sarà far crescere l’apparato e i suoi affiliati, attraverso un piano di sviluppo che a settembre dettaglieremo.

Valentina e tutti i consiglieri hanno già elaborato un programma elettorale dettagliato e minuzioso, che di base nasce dalla profonda percezione della necessità di cambiare rotta”.

 

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