L’incontro Mantova-Brescia di domenica prossima è anche l’occasione per una rivisitazione storica della fondazione dei due club da parte di un personaggio sportivo come Ardiccio Modena che accomuna le due città e le rispettive squadre di calcio.
A Brescia il 14 dicembre 1879 nasce infatti Ardiccio Modena, che è stato in seguito uno sportivo, dirigente sportivo e arbitro di calcio.
Alla morte della madre, il padre Achille si risposò e alla fine dell’Ottocento Ardiccio e la nuova famiglia paterna si trasferirono a Mantova, dove il padre era inserito per motivi di lavoro nell’attività sportiva locale, in particolare nel ciclismo.
In terra mantovana per dissapori con la matrigna, a soli vent’anni, il giovane Modena decide di lasciare l’Italia e parte alla volta dell’Inghilterra, con l’intenzione di lavorare nella ristorazione, vivendo prima a Londra e poi a Liverpool.
In Inghilterra si dedica al gioco del calcio che voleva apprendere e praticare. Comincia a frequentare sodalizi sportivi e già dal 1904 inizia i giovani al gioco del calcio. Rientra in Italia nel 1906 e a Mantova frequenta l’ambiente sportivo, dove infonde entusiasmo per lo sport calcistico, agli albori. Nel novembre di quell’anno fonda cosi il Mantua Foot Ball Club di cui è consigliere, allenatore e giocatore, con il ruolo di portiere. Modena porta con sé opuscoli con le regole dalla sua esperienza inglese. Nel 1911 per dissidi interni il Mantua venne sciolto e dalle ceneri nascono la Vis et Virtus guidata dallo stesso Modena ed il Gruppo del Calcio, altra squadra cittadina. Le due squadre si riunificano successivamente e nel 1911 danno vita all’Associazione Mantovana del Calcio. E’ l’anno di fondazione di quello che da quel momento sarà il Mantova.
Sempre nel 1911 Modena, trasferitosi a Brescia per motivi di lavoro, viene immediatamente richiesto dalla Società Ginnastica Victoria per fondare un club. Anche lì scoppiano dissapori e scissioni a seguito dei quali Ardiccio fonda una seconda squadra di calcio: il Brescia Foot Ball Club, di cui è anche portiere. Nell’anno di fondazione del Brescia Calcio, il colore della squadra è il blu con un’ampia striscia arancio nel mezzo, calzettoni blu e calzoncini bianchi (la divisa è quella dell’illustrazione).
Grande amante dello sport, soprattutto quello dilettantistico, continua a organizzare manifestazioni calcistiche, ciclistiche, podistiche, soprattutto a Mantova, dove si è nuovamente trasferito, e contribuisce a organizzare squadre e società dove potere coordinare l’attività sportiva. Resta nell’ambiente fino al 1966, quando per motivi di salute e deluso dalla connotazione affaristica che aveva assunto lo sport lascia definitivamente il settore, rimanendo comunque al servizio e continuando a proporre migliorie ai regolamenti.
Muore a Mantova il 4 aprile 1974, all’età di 94 anni.
Una vita dedicata allo sport ed in particolare al calcio, da parte di una persona che ha contribuito a creare la storia sportiva di due città che vivono di quello sport chiamato “football” che da sempre ha fatto innamorare grandi e piccoli.
G.N.
Fonte: Giornale di Brescia