Trentacinque anni appena compiuti e fiuto del gol immarcescibile: Cristian Beltrami si conferma bomber di razza anche con la nuova maglia della River Football Club con 8 reti in sette partite. L’ultima prodezza domenica scorsa nel derby contro il “suo” Sporting Pegognaga: “Un gol che vale doppio -sorride Cristian– perché arrivato all’ultimo minuto, non soltanto perché segnato contro la mia ex squadra. Tra l’altro, io vivo a Pegognaga, qui ho vissuto anni stupendi e mi sono comunque lasciato benissimo con la società. Forse il gol più bello è stato quello contro il Casalromano, una punizione a centrocampo battuta a sorpresa che ha scavalcato il portiere molto fuori dai pali”.
STAGIONE 2024/25
“In estate -sottolinea Beltrami– sarei potuto andare a Moglia, il mio paese, oppure a Ostiglia ma la River mi aveva cercato già un anno fa ma ho detto no perché volevo godermi la Seconda categoria appena conquistata con lo Sporting Pegognaga. Alla fine ho scelto di venire qui perché mi hanno fatto sentire importante, hanno creduto in me nonostante in passato ci sia stato qualche diverbio ogni volta che giocavo da avversario. Inoltre, ho ritrovato Mister Luca Guicciardi che avevo già avuto come allenatore, quindi se dovessi tornare indietro rifarei la scelta che ho fatto”. “Moglia, Robur e Juniors Cerlongo -prosegue- sono le favorite e le metto proprio in questo ordine come potenzialità. La nostra è una squadra giovane e stiamo facendo bene ma ci manca non tanto la qualità quanto l’esperienza necessaria per vincere un campionato di Terza. Personalmente, dopo aver vissuto tanti derby Pegognaga-Moglia, non vedo l’ora di giocare il ‘Derby del Po’ contro l’Ostiglia”.
PROMOZIONI E SPAREGGI
“Sono cresciuto -racconta il capocannoniere della River– nel settore giovanile del Moglia, dove praticamente giocavo in casa, e sono arrivato fino alla Prima squadra di cui ricordo nel 2011 la vittoria ai supplementari nello spareggio contro il Suzzara. Successivamente sono passato al Pegognaga per poi fare nel 2015/16 il girone d’andata al Segnate e tornare indietro nella seconda parte di stagione. Quindi nel 2016/17 alla Dinamo Gonzaga ho vinto il campionato di Terza e l’anno dopo in Seconda siamo arrivati attorno al settimo-ottavo posto. Una stagione al Moglia e di nuovo cinque anni a Pegognaga, con un play-off, una promozione in Seconda, tra l’altro conquistata matematicamente nel derby proprio contro il Moglia, e infine l’ultimo anno dove purtroppo abbiamo collezionato solo sconfitte. Un ciclo si era definitivamente chiuso e ho maturato l’idea di cambiare aria”.
FUORI DAL CAMPO
“Nella vita -conclude- lavoro a Moglia come magazziniere in un’industria chimica e il poco tempo libero a disposizione lo dedico alla mia compagna, alla famiglia e agli amici. Mio padre mi ha trasmesso la passione per l’Inter e ritengo che essere tifoso nerazzurro sia un modo di essere. I miei fratelli sono diventati milanisti grazie a Kakà e Shevchenko, mentre io come attaccante preferivo Cristian Vieri e il mio idolo in assoluto è Marco Materazzi”.
Stefano Aloe