Non giungono buone notizie dalla giustizia sportiva, che questa settimana ha avuto il suo bel da fare.
Lo scorso weekend ha infatti fatto registrare numerosi episodi deprecabili che hanno coinvolto, soprattutto, dirigenti delle squadre giovanili: proprio coloro che dovrebbero, a questo punto solo in teoria, dare l’esempio. Se in Seconda è filato tutto liscio o quasi, in Terza due sono le gare che hanno dato filo da torcere al giudice locale: Solferino-Ostiglia e Sustinente-Pegognaga.
Non omologato il risultato della prima gara, dato che gli ospiti, sconfitti all’inglese sul campo, hanno presentato ricorso in merito ad una distinta non regolamentare presentata dal nuovo sodalizio presieduto da Mauro Perazzi: sotto la lente di ingrandimento è finita la panchina “lunga” dei locali, che hanno presentato 13 giocatori di riserva al posto dei 9 consentiti. Come finirà? Lo scopriremo la prossima settimana. In Provincia è il primo caso di questo tipo, farà senz’altro giurisprudenza. Nella seconda gara sono stati i canarini a farne le spese: Crivellente, per atto di violenza nei confronti di un avversario, starà fuori per cinque giornate, un turno invece a Rguibi, al dirigente Regattieri e a Mister Calzolari.
Follia invece nella Juniores, dove la Mantovana (che ha ricevuto pure un’ammenda di 100 euro), a Quistello ha perso partita e testa: fuori per tre giornate Tibaldi, una a Priori ma sono stati i dirigenti Dolce, Villani e Mister Petrassi a fare peggio. Mano pesante, anzi pesantissima, nei loro confronti da parte della giustizia visto che tutti e tre sono stati inibiti fino al 31/12 e dunque sconteranno tale squalifica in tutte le categorie (Petrassi, ad esempio, non potrà seguire dalla panchina la Prima squadra fino al prossimo anno).
Negli Allievi U16 multa di 30 euro a Union Colli e San Lazzaro “per frasi protestatarie ed offensive da parte di un gruppo di propri sostenitori nei confronti dell’Arbitro per tutta la durata del secondo tempo”, nei Giovanissimi U15 il S.Egidio S.Pio X ha invece ricevuto 120 euro di ammenda “perchè proprio sostenitore accendeva fumogeno durante lo svolgimento della gara e successivamente entrava sul terreno di giuoco”.
G.L.
