Suo padre, discreto calciatore con un trascorso nelle giovanili del Parma e poi allenatore, gli ha trasmesso la passione per il calcio e la disciplina. Nel fiorente vivaio grigiorosso è entrato giovanissimo e dopo nove anni ne è uscito trasformato: Filippo Galafassi, promettentissimo centrocampista del Castiglione, alla Cremonese ha imparato come diventare calciatore. “La serietà -sottolinea- unita alla costanza e alla fame di arrivare, sono le cose più importanti. Sono entrato nel bellissimo centro sportivo Arvedi sono cresciuto principalmente come mentalità, nel ragionare da professionista più che dal punto vista tecnico e tattico”. L’estate scorsa, dopo la promozione conquistata con la Primavera del Mantova allenata da Gabriele Graziani, è arrivata la chiamata del club aloisiano: “Conoscevo già -spiega il 19enne rossoblù- la storia e la fama della società e quando ho parlato con la dirigenza ho compreso quanta voglia e ambizione ci fossero nell’ambiente. Sono particolari che al momento della mia scelta hanno fatto la differenza”.
Conosciamo meglio Filippo, scorrendo la sua scheda di Identiquota.
LA SCHEDA
Nome: Filippo
Cognome: Galafassi
Soprannome: Gala
Nato il: 16 maggio 2005
A: Casalmaggiore (CR)
Nazionalità: Italiana
Residenza: Casalmaggiore (CR)
Professione: servizio civile d’assistenza sui pulmini agli alunni della scuola primaria e dell’infanzia
Altezza: 183 cm
Peso: 74 kg
Piede forte: Destro
Ruolo: Centrocampista
Società di appartenenza: Castiglione, Eccellenza
IL PERCORSO
Settore giovanile: Casalese (2 anni), Cremonese (9 anni)
L’allenatore nel settore giovanile da cui ho imparato di più: Primo Berlinghieri (Cremonese Under 17)
Esordio in Prima squadra: Colorno-Sassoni Marconi 3-3 (con gol), campionato Eccellenza Emilia Romagna
Carriera in Prima squadra: 2022/23 Colorno (Eccellenza Crer), 2023/24 Borgo San Donnino (Serie D), 2024/25 Castiglione (Eccellenza)
Il gesto tecnico preferito: Passaggio filtrante
Un aspetto del mio calcio da migliorare: Fase difensiva
Il numero di maglia a cui sono più legato: 16 perché il giorno del mio compleanno
FONTI D’ISPIRAZIONE
Squadra del cuore: Juventus
Fonte di ispirazione: Andea Pirlo
In campo assomiglio a: Jude Bellingham
La mia Top11: 4-3-3: Buffon; Dani Alves, Van Dijk, Sergio Ramos, Maldini; Zidane, Pirlo, Kross; Ronaldo, Messi, Neymar
La canzone che mi carica prima della partita: tutto il repertorio di Vasco Rossi
Scarpe da calcio che indosso: Nike Tiempo
FUORI DAL CAMPO
Da bambino sognavo di: diventare un calciatore
Se non fossi un calciatore sarei: giornalista sportivo
Materia preferita a scuola: Storia dell’Arte
Due chiacchiere al bar con: Massimo Marianella e Pep Guardiola
Cena a lume di candela con: Diletta Leotta
Hobby nel tempo libero: uscire con gli amici
Piatto preferito: Spaghetti alla Carbonara
In viaggio verso: New York
Come mi vedo da qui a 5 anni: indipendente
IL MIO CALCIO
La macchinata ideale: la mia migliore amica, il mio migliore amico, il mio cane e mia sorella
La partita che non dimenticherò: Cremonese-Tottenham nel Torneo Under 15 di San Pellegrino Terme terminata 2-2 dopo una giostra di emozioni
Il momento più difficile: quando mi sono rotto il polso a gennaio 2022, per poi rompermelo di nuovo alla seconda partita dopo il rientro in campo, in tutto cinque mesi difficili operazione compresa
Il senatore bastonatore: Matteo Arati, capitano del Colorno
La partita che vorrei rigiocare: Cremonese-Tottenham di cui sopra
Il sistema di gioco che esalta le mie caratteristiche: 3-5-2
Rigore al 90’ a favore della mia squadra: lo faccio tirare a Bardelloni anche se lo ha sbagliato domenica scorsa
Il compagno più forte con cui ho giocato: Cristian Altinier al Colorno
L’avversario più forte che ho affrontato: Valentin Carboni ai tempi delle giovanili dall’Inter
Come mi vedo da qui a 5 anni: sempre più in alto e magari in Serie A
La quota che consiglio: Alessio Bottazzi, mio compagno l’anno scorso nella Primavera del Mantova