Identiquota 2024/25, terza puntata: Filippo Galafassi (Castiglione)

Suo padre, discreto calciatore con un trascorso nelle giovanili del Parma e poi allenatore, gli ha trasmesso la passione per il calcio e la disciplina. Nel fiorente vivaio grigiorosso è entrato giovanissimo e dopo nove anni ne è uscito trasformato: Filippo Galafassi, promettentissimo centrocampista del Castiglione, alla Cremonese ha imparato come diventare calciatore. “La serietà -sottolinea- unita alla costanza e alla fame di arrivare, sono le cose più importanti. Sono entrato nel bellissimo centro sportivo Arvedi sono cresciuto principalmente come mentalità, nel ragionare da professionista più che dal punto vista tecnico e tattico”. L’estate scorsa, dopo la promozione conquistata con la Primavera del Mantova allenata da Gabriele Graziani, è arrivata la chiamata del club aloisiano: “Conoscevo già -spiega il 19enne rossoblù- la storia e la fama della società e quando ho parlato con la dirigenza ho compreso quanta voglia e ambizione ci fossero nell’ambiente. Sono particolari che al momento della mia scelta hanno fatto la differenza”.

 

Conosciamo meglio Filippo, scorrendo la sua scheda di Identiquota.

 

LA SCHEDA

Nome: Filippo

Cognome: Galafassi

Soprannome: Gala

Nato il: 16 maggio 2005

A: Casalmaggiore (CR)

Nazionalità: Italiana

Residenza: Casalmaggiore (CR)

Professione: servizio civile d’assistenza sui pulmini agli alunni della scuola primaria e dell’infanzia

Altezza: 183 cm

Peso: 74 kg

Piede forte: Destro

Ruolo: Centrocampista

Società di appartenenza: Castiglione, Eccellenza

 

IL PERCORSO

Settore giovanile: Casalese (2 anni), Cremonese (9 anni)

L’allenatore nel settore giovanile da cui ho imparato di più: Primo Berlinghieri (Cremonese Under 17)

Esordio in Prima squadra: Colorno-Sassoni Marconi 3-3 (con gol), campionato Eccellenza Emilia Romagna

Carriera in Prima squadra: 2022/23 Colorno (Eccellenza Crer), 2023/24 Borgo San Donnino (Serie D), 2024/25 Castiglione (Eccellenza)

Il gesto tecnico preferito: Passaggio filtrante

Un aspetto del mio calcio da migliorare: Fase difensiva

Il numero di maglia a cui sono più legato: 16 perché il giorno del mio compleanno

 

FONTI D’ISPIRAZIONE

Squadra del cuore: Juventus

Fonte di ispirazione: Andea Pirlo

In campo assomiglio a: Jude Bellingham

La mia Top11: 4-3-3: Buffon; Dani Alves, Van Dijk, Sergio Ramos, Maldini; Zidane, Pirlo, Kross; Ronaldo, Messi, Neymar

La canzone che mi carica prima della partita: tutto il repertorio di Vasco Rossi

Scarpe da calcio che indosso: Nike Tiempo

 

FUORI DAL CAMPO

Da bambino sognavo di: diventare un calciatore

Se non fossi un calciatore sarei: giornalista sportivo

Materia preferita a scuola: Storia dell’Arte

Due chiacchiere al bar con: Massimo Marianella e Pep Guardiola

Cena a lume di candela con: Diletta Leotta

Hobby nel tempo libero: uscire con gli amici

Piatto preferito: Spaghetti alla Carbonara

In viaggio verso: New York

Come mi vedo da qui a 5 anni: indipendente

 

IL MIO CALCIO

La macchinata ideale: la mia migliore amica, il mio migliore amico, il mio cane e mia sorella

La partita che non dimenticherò: Cremonese-Tottenham nel Torneo Under 15 di San Pellegrino Terme terminata 2-2 dopo una giostra di emozioni

Il momento più difficile: quando mi sono rotto il polso a gennaio 2022, per poi rompermelo di nuovo alla seconda partita dopo il rientro in campo, in tutto cinque mesi difficili operazione compresa

Il senatore bastonatore: Matteo Arati, capitano del Colorno

La partita che vorrei rigiocare: Cremonese-Tottenham di cui sopra

Il sistema di gioco che esalta le mie caratteristiche: 3-5-2

Rigore al 90’ a favore della mia squadra: lo faccio tirare a Bardelloni anche se lo ha sbagliato domenica scorsa

Il compagno più forte con cui ho giocato: Cristian Altinier al Colorno

L’avversario più forte che ho affrontato: Valentin Carboni ai tempi delle giovanili dall’Inter

Come mi vedo da qui a 5 anni: sempre più in alto e magari in Serie A

La quota che consiglio: Alessio Bottazzi, mio compagno l’anno scorso nella Primavera del Mantova

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